Paola Predicatori con “Il mio inverno a Zerolandia” vince la XIII edizione

ROMA – Paola Predicatori, autrice del romanzo “Il mio inverno a Zerolandia” (Rizzoli), è la vincitrice della XIII edizione del Premio “Claudia Malizia”, sezione speciale del Fenice- Europa. L’autrice, marchigiana di origine, vive a Milano dove lavora nel mondo dell’editoria.

Il romanzo narra la storia di Alessandra che, a diciassette anni, perde la mamma a causa di una lunga malattia. Rimasta sola con la nonna, torna a scuola e si chiude nel suo dolore. Nonostante ciò, decide di sedersi vicino ad un compagno, Gabriele detto Zero, considerato la nullità della classe. Al di là di ogni aspettativa, Gabriele si rivela più interessante di quanto sembra, aiutandola nei momenti di sconforto, ma quando, poco a poco, un sentimento nasce in lei, lui si dimostra abile a sparire. La voce di Alessandra racconta la storia di una perdita, ma soprattutto di una rinascita.
– Il rapporto tra Alessandra e Gabriele – afferma la scrittrice – è un sentimento d’amore che nasce in condizioni particolari, tra due ragazzi che hanno diverse cose in comune, che si assomigliano più di quanto credono e al di là delle apparenze sociali. Di sicuro c’è lo stesso modo di reagire al dolore, ci sono delle affinità che costituiscono il presupposto per la nascita di un rapporto profondo, difficile ma vero –

La Sezione “Malizia” è dedicata a Claudia, una giovane di Bastia scomparsa prematuramente. Ella esortava i suoi coetanei affinché dessero un significato alla propria esistenza, invitandoli a non dissiparla inutilmente, a lottare contro ogni avversità. “Vivere è bello, amate la vita” è una delle frasi contenute nel diario di Claudia e ripresa dal Fenice-Europa.
“Il premio, nato nel 2000 – dichiara Rizia Guarnieri, coordinatrice dell’iniziativa – è riservato a romanzi, saggi e testimonianze che presentino aspetti legati all’amore per la vita, all’amicizia e alla speranza, elementi spesso trascurati dall’universo giovanile”.

La giuria tecnica, composta da Maria Giovanna Elmi, Lia Viola Catalano, Younis Tawfik e Rizia Guarnirei, consegnerà il premio a Bastia Umbra il prossimo 8 settembre. Il libro è stato gratuitamente distribuito a un centinaio di giovani lettori, affinché diventino messaggeri di vita.

2 comments

Un romanzo che tutto sommato si lascia leggere, senza lasciare il segno però!
La tecnica narrativa non convince, sono state utilizzate tematiche ormai ampiamente abusate, che cercano di far breccia conquistando personalità “fragili” che tendono a rispecchiarsi in protagonisti che ormai stereotipi di una narrativa ridondante sono l’icona del vittimismo dei nostri giorni e che sebbene possano aver convinto negli ultimi anni, hanno indotto lo scrittore di romanzi per “lettori non esigenti” a percorrere una strada che difficilmente esita in clamorosi insuccessi ma che non prelude al romanzo “diverso”.
E’ un peccato che vengano deluse le aspettative create nei vari blog.

Lascia un commento