La crisi non frena la ricchezza, in Italia 3.300 Paperoni

MILANO. – Piccoli Paperoni crescono. A dispetto della crisi la ricchezza aggregata delle famiglie, a livello globale, è aumentata nell’ultimo anno dell’8,3% a 263 mila miliardi di dollari, pari a 56 mila dollari per adulto, la cifra più alta di tutti i tempi. In cima alla piramide siedono 128.000 individui (triplicati rispetto al 2000) con un patrimonio netto superiore ai 50 milioni di dollari (circa 40 milioni di euro). Metà di loro (49%) risiede negli Stati Uniti ma c’è un bel club di super ricchi anche in Italia: sono in 3.322 (il 2,6% del totale) e fanno del nostro Paese il sesto nella classifica di quelli che ospitano i grandi milionari, secondo le stime del Global Wealth Report di Credit Suisse. L’Europa nel suo complesso ospita il 24% dei Paperoni, mentre un altro 20% prospera in Asia Pacifico, Cina e India incluse. Due nazioni dove, a partire dalla crisi finanziaria del 2008, si è più accentuata la disuguaglianza: fenomeno peraltro generalizzato, che cresce in parallelo con la ricchezze. A guardare tutti i patrimoni e non solo quelli al top, la Svizzera è di gran lunga il paese con la più alta ricchezza pro capite (581 mila dollari), seguita da Australia e Norvegia. La classifica delle economie più ricche cambia se si guarda al reddito mediano per adulto, che rappresenta molto meglio il cittadino medio: l’Australia balza in testa con 225 mila dollari seguita dal Belgio e dall’Italia, la quale con 142 mila dollari entra in questa top ten. E non è finita qui. Credit Suisse stima che la ricchezza globale aumenti del 40% nei prossimi cinque anni in termini nominali, raggiungendo 369 mila miliardi di dollari entro il 2019. La ricchezza media dovrebbe aumentare di 18 mila dollari per adulto a livello mondiale portandosi dagli attuali 56 mila dollari a 74 mila.

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