Aziende familiari: in Italia emergenza passaggio generazionale

MILANO. – Le imprese a conduzione familiare in Italia e nel mondo continuano a funzionare bene, spesso battendo la crisi, ma hanno un grande problema di successione. Specie nel nostro Paese, dove solo il 9% ha avviato i processi di passaggio generazionale. Sembra la fotografia del caso Luxottica (dove il procedimento di successione delle quote di proprietà era stato ampiamente avviato dal fondatore per poi incepparsi per ragioni, appunto, di gestione familiare), è invece il risultato di una ricerca di PricewaterhouseCoopers (Pwc). Secondo il gruppo di consulenza, in Italia c’è “un’emergenza nel passaggio generazionale” e le imprese che hanno stabilito un processo di successione sono poco più della metà rispetto a quante lo hanno già fatto nel mondo. Il 58% non ha proprio affrontato il tema e una famiglia su quattro non ha alcuna procedura per la gestione dei conflitti. Inoltre “nel mondo le imprese a conduzione familiare avvertono la necessità di introdurre competenze professionali esterne per sopportare la pressione competitiva e gestire la trasformazione digitale, in Italia al contrario – aggiunge Pwc – i membri delle famiglie sono impegnati in prima linea nel guidare il rilancio, spesso i giovani ricoprono subito posizioni di vertice senza un’adeguata preparazione e mancano adeguate modalità per la soluzione dei conflitti interni”. Ma non si può dire che dal punto di vista dei risultati economici le imprese a conduzione familiare non si trovino “in condizioni ragionevolmente di salute: nel mondo il 65% ha registrato una crescita negli ultimi dodici mesi e il 70% ha aspettative di miglioramenti stabili per i prossimi cinque anni”, afferma la ricerca. Che per l’Italia ridimensiona comunque al 52% i gruppi in crescita nell’ultimo anno.

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