Juve double-face, l’Olympiacos vince 1-0

TORINO. – Un’altra volta pollice verso per la Juventus in Champions League, un’altra sconfitta per 1-0. Al ‘Karaiskakis’ di Atene, contro l’Olympiacos, è finita come al ‘Vicente Calderon’ contro l’Atletico Madrid tre settimane fa, con l’immancabile coda di rimpianti per la nuova occasione persa. I bianconeri ora sono costretti ad inseguire greci e spagnoli – che hanno respinto il Malmoe nell’altra partita del gruppo A. Posizione di classifica difficile a metà del girone (tre partite su sei), anche se il calendario è amico della Juve: allo ‘Stadium’ riceverà l’Olympiacos tra quindici giorni e l’Atletico il 9 dicembre. L’amarezza, tuttavia, ha ammantato il dopo-partita della squadra di Allegri e non avrebbe potuto essere diversamente: nell’ultima mezzora ha messo alle corde l’Olympiacos, ormai in debito d’ossigeno, e solo alcune prodezze del portiere greco hanno impedito ai bianconeri di tornare almeno con un punto che sarebbe stato pesantissimo nel’economia del girone. Certo che c’è rammarico – ha ammesso a caldo Gigi Buffon -. Era una partita che non si doveva perdere e ci saremmo riusciti se avessimo giocato il primo tempo come il secondo”. A condannare la Juventus la seconda sconfitta consecutiva in Europa è stato un gol di Pajtim Kasami, il nazionale svizzero che ha giocato nel Palermo. Non un colpo da ko, perchè segnato al 36′ del primo tempo, ma quando la Juventus si è sollevata dal grigiore e delle difficoltà del primo tempo ha trovato la porta greca chiusa a doppia mandata dal portiere dell’Olympiacos, il ventottenne spagnolo Roberto. Bravissimo a respingere una tiro da distanza ravvicinata di Morata, superlativo a neutralizzare una girata di destro, potente e angolata, dello spagnolo, di nuovo reattivo su un rasoterra di Tevez. Allegri e la sua Juve hanno motivo di battersi il petto per i primi 45′, che hanno fatto infuriare l’ad bianconero Beppe Marotta: molti errori, ma giocatori-chiave sotto tono (Pirlo, un Vidal non ancora in condizione, lo stesso Tevez). Dopo la strigliata del manager, la Juventus ha cambiato atteggiamento. E’ entrato Marchisio al posto di uno spento Pirlo, e la spinta bianconera è aumentata. I limiti dell’Olympiacos sono affiorati, talvolta in modo vistoso, ma ad accompagnare i greci in porto con i tre punti sono state le parate in serie di Roberto. L’Olympiacos, con l’argentino Alejandro Dominguez e Kasami sugli scudi, è riuscito con i denti e con qualche rilancio disperato a conservare il vantaggio. Si è progressivamente spento avere sfiorato il raddoppio con Kasami (14′ st: pallone vicinissimo al palo dopo un assist di Dominguez). Negli ultimi 15′ l’attacco bianconero si è fatto più insistente: colpo di testa di Morata (26′ st), alto, tiro-cross di Pogba (29′ st), con una finta di Eladbellaoui che ha ingannato il portiere Roberto che pochi minuti dopo avrebbe sfoderato tre parate-capolavoro. “E’ stata una partita diversa da quella che avevo immaginato”, il laconico commento di Allegri a fine partita. Che, però, resta fiducioso: “La qualificazione non è compromessa”.

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