Aste: record da Christie’s grazie a Elvis e Marlon

NEW YORK. – Elvis Presley e Marlon Brando in salsa Warhol sbancano il banco alle aste di New York e Christies scrive un nuovo capitolo della sua storia. Le due superstar di Hollywood nei rarissimi ritratti elaborati negli anni sessanta da re della pop art sono stati battuti per un totale di 151 milioni di dollari contribuendo al successo di una serata da complessivi 852 milioni dollari di incassi, ben oltre la stima di partenza e un record assoluto per la casa di Rockefeller Center. “Abbiamo visto molti collezionisti mediorientali e asiatici ma per il settore dell’arte contemporanea i compratori più forti sono venuti ancora una volta dall’America”, ha detto Brett Gorvy, presidente mondiale di Chistie’s per l’arte del dopoguerra. E’ stata una serata all’insegna di pezzi da museo: 80 opere in tutto, 22 delle quale con stime della vigilia di oltre 10 milioni di dollari e nove di oltre 20, ed e’ andata assai meglio del previsto. I “Tre Elvis” vestiti da cowboy con la pistola fuori dalla fondina all’altezza della cintura erano stai dipinti da Warhol nel 1963 (quadro tratto da una foto pubblicitaria del film del 1960 “Flaming Star”): il quadro ha incassato 82 milioni, il prezzo più alto della serata, mentre i “Quattro Marlon” del 1966 (basato su uno scatto del fil “Il Selvaggio”) e’ stato battuto a oltre 69 milioni: in entrambi i casi, una ventina di milioni oltre la stima di partenza. I due Warhol non hanno infranto il record per l’artista stabilito un anno fa da “Silver Car Crash” del 1963, battuto da Sotheby’s per 104 milioni di dollari, ma hanno fatto ugualmente da traino nel decretare il successo della serata. Una lavagna di Cy Twombly messa in vendita da Nicola del Roscio, l’ex assistente e archivista dell’artista americano trapiantato in Italia, e’ stato conteso da cinque collezionisti facendo salire il prezzo finale a 69,6 milioni di dollari. Per mesi Christies aveva promosso la vendita come l’evento dell’anno per il mercato dell’arte e la strategia ha funzionato. Tra i collezioni venuti a New York per seguire l’asta dal vivo c’erano alcuni dei maggiori collezionisti d’America: l’ex super-agente di Hollywood Michael Ovitz, il vice-presidente di Blackstone Group J. Tomilson Hill, l’uomo d’affari Andrew Saul, il collezionista di Chicago Stefan Edlis. (di Alessandra Baldini/ANSA)

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