Napoli: missione compiuta, è già fra le prime 16

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PRAGA (REPUBBLICA CEKA). – Missione compiuta. Il Napoli pareggio 0-0 a Praga e si qualifica matematicamente per i sedicesimi di finale di Europa League. Ma non solo. Gli azzurri si avvicinano notevolmente alla conquista della prima posizione nella classifica del gruppo I. Per ottenere il primato agli uomini di Benitez basterà battere al San Paolo, con qualsiasi punteggio, nell’ultima gara del girone, gli slovacchi dello Slovan Bratislava, fermi a zero punti in classifica dopo cinque partite o anche pareggiare, nel caso in cui Young Boys-Sparta Praga si concludesse in parità. Concludere il girone da capolista sarebbe un risultato importante perchè eviterebbe ai partenopei di trovare ai sedicesimi una delle squadre ‘retrocesse’ dalla Champions e faciliterebbe quindi il loro compito per andare avanti in Europa League. La partita con lo Sparta Praga non è facile. Il Napoli soffre in alcuni momenti della gara anche se gli avversari non riescono mai del tutto a prendere il sopravvento sul campo. Nel primo tempo per due volte la sorte non è benigna con i ceki. In una prima occasione, al 17′, colpiscono dapprima la traversa con Husbauer e sulla ribattuta il colpo di testa di Lafata è troppo debole e Rafael si salva, bloccando la palla. Sul finale della prima frazione di gioco, invece, è Albiol a respingere, quasi sulla linea di porta il pallone indirizzato di testa da Krejci e destinato in fondo alla rete. Nella ripresa gli azzurri, evidentemente catechizzati da Benitez negli spogliatoi, partono con un ritmo ed una intensità agonistica diversi. Gli azzurri sono più aggressivi sui portatori di palla avversari e soprattutto spostano l’asse del gioco di una ventina di metri più avanti, evitando così di essere aggrediti ai limiti della loro area di rigore. Nel Napoli, però, manca un catalizzatore di gioco, l’uomo che sappia prendere per mano la squadra e dettare i tempi dell’azione. Questo compito non sono in grado di svolgerlo nè Gargano, nè Lopez, nè tantomeno Jorghino che occupa una posizione inusuale, a ridosso di Higuain, nella quale, peraltro, non è assolutamente a proprio agio. Anche Hamsik, chiamato a sostituire sul fronte sinistro dell’attacco Insigne e Mertens infortunati, è spaesato e fuori posizione e non incide mai positivamente. Il meglio di sè lo slovacco riesce a darlo solo nella fase finale della gara, dopo l’ingresso di Ghoulam ed il suo conseguente spostamento al centro, in sostituzione di Jorginho. L’ultimo momento di sofferenza per i partenopei arriva a metà ripresa quando una conclusione di Matejovsky, deviata da Mesto, viene toccata da Rafael quel tanto che basta per mandarla a sbattere sulla traversa. Negli ultimi 20 minuti di gioco il Napoli finalmente si spinge all’offensiva ed in due occasioni, con conclusioni di testa di Zapata e Hamsik, sfiora il gol della vittoria che avrebbe significato certezza matematica della conquista del primo posto nel girone. Ma il tempo per raggiungere questo risultato c’è tutto. Basterà che gli azzurri facciano il loro dovere al San Paolo con lo Slovan. Missione non certo proibitiva.