Bella e sexy, la Ferrari del rilancio intanto seduce

Presentation of new Ferrari SF15-T

MARANELLO (MODENA). – Più bella, pare esserlo. Più vincente e più competitiva, si vedrà. Ma intanto, prima di sentirne dal vivo il motore e misurarne i tempi, tanto basta a sperare che la storia di questa SF15-T, la prima dell’era di Sergio Marchionne, sia un’altra rispetto alla sfortunata F14T. Perché, come ha ricordato il nuovo team principal, Maurizio Arrivabene, “come diceva Enzo Ferrari, la macchina bella è quella che vince” ma “guardiamo a quella dell’anno scorso, era brutta e perdeva pure. Quella di quest’anno è veramente bella, è una Ferrari veramente sexy”. Benvenuta, quindi ‘Ferrari sexy’, comparsa sugli schermi dei pc alle dodici esatte e accompagnata dai commenti di chi l’ha pensata e di chi, da qui a poco, la guiderà. Una presentazione tutta digitale che è uno dei pochi elementi di continuità con lo scorso anno. Una stagione che è stata lunghissima, con un intero mondo che è passato tra i due eventi: un altro pilota pluricampione del mondo, un’altra direzione sportiva, e soprattutto un altro uomo sulla poltrona più alta. “La vettura sembra bellissima – ha detto il nuovo pilota del Cavallino, Sebastian Vettel – Vedere come le cose prendono forma è sempre qualcosa di speciale, non vedo l’ora di scendere in pista per vedere come si comporta”. Già, come si comporterà? Vettel parla di realismo, ma poi ricorda di non essere qui, in Emilia, “per arrivare secondo”. Arrivabene spera in una buona stagione, “qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta”, ha detto restando comunque cauto sugli obiettivi. Parlando di ‘due vittorie come un successo’ “non vogliamo mettere le mani avanti – ha spiegato il team principal – siamo più realisti del re, la macchina non si costruisce in tre secondi”. Anche se, ha ricordato Kimi Raikkonen, uno dei pochi elementi di continuità con il 2014, “credo che abbiamo imparato molto dalle difficoltà incontrate lo scorso anno”. L’impressione comunque è che il gap con la Mercedes ci sia ancora. L’obiettivo degli ingegneri del Cavallino è quello di raggiungere i livelli della casa tedesca “entro la fine della stagione”, ha spiegato Mattia Binotto, a capo dell’area power-unit della Ferrari. Ma questo non vuol dire che i tifosi non si debbano divertire, sperando che chi ha il compito di scrivere le regole lo capisco, perché “per la Formula 1 non basta un’evoluzione – ha detto Arrivabene – ci vuole una rivoluzione: bisogna tornare tra la gente e farla appassionare, con macchine belle, competitive, facendo divertire il pubblico e da parte nostra vincendo”.  (di Roberto Anselmi/ANSA)

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