Mattarella è presidente della Repubblica. “Il mio pensiero ai concittadini”

MATTARELLA-PRESIDENTE

ROMA. – “Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. E’ sufficiente questo”. Sono queste le prime parole di Sergio Mattarella da presidente della Repubblica dalla Consulta, dopo aver ricevuto dalla presidente della Camera, laura Boldrini, il verbale della sua elezione. Mattarella giurerà martedì alle 10 nell’Aula di Montecitorio.

Quando la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha proclamato Sergio Mattarella presidente della Repubblica, con 665 voti, e in Aula è partita una nuova standing ovation di tutti tranne M5S. Mattarella ha sfiorato il quorum dei due terzi, quello che era necessario nelle prime tre votazioni. Il nuovo presidente ha avuto 664 voti, solo nove sotto il quorum dei 673.

Sergio Mattarella ha ottenuto alla quarta votazione il 65,9% dei voti dei grandi elettori, 665 su 1.009 disponibili. E’ nono nella ‘classifica’ dei presidenti della Repubblica per percentuale di voti, guidata da Sandro Pertini (83,6% al sedicesimo scrutinio), Francesco Cossiga (77% al primo) e Giuseppe Gronchi (74,5% anche lui al quarto). Per numero assoluto di consensi, invece, la terza piazza è occupata da Giorgio Napolitano al secondo mandato (738, dopo gli 832 di Pertini e i 752 di Cossiga). Solo tre presidenti della Repubblica sono stati eletti alla prima votazione (De Nicola, Cossiga e Ciampi), mentre il maggior numero di elezioni è avvenuta, come oggi, al quarto scrutinio: Luigi Einaudi, Gronchi, Napolitano al primo mandato e Mattarella). Il record degli scrutini necessari per eleggere un presidente tocca a Giovanni Leone con 23 votazioni, seguito da Giuseppe Saragat con 21 e da Pertini e Oscar Luigi Scalfaro con 16. Ecco la ‘classifica’ con i numeri dei 12 presidenti e delle 13 elezioni: – Sandro Pertini 83,6% 832 voti su 995 16/o scrutinio – Francesco Cossiga 77,0% 752 voti su 977 1/o scrutinio – Giuseppe Gronchi 74,5% 658 voti su 883 4/o scrutinio – Giorgio Napolitano(2) 74,0% 738 voti su 997 6/o scrutinio – Enrico De Nicola 72,8% 405 voti su 556 1/o scrutinio – Carlo Azeglio Ciampi 71,4% 707 voti su 990 1/o scrutinio – Giuseppe Saragat 68,9% 646 voti su 937 21/o scrutinio – Oscar Luigi Scalfaro 67,1% 672 voti su 1.002 16/o scrutinio – Sergio Mattarella 65,9% 665 voti su 1.009 4/o scrutinio – Luigi Einaudi 59,4% 518 voti su 872 4/o scrutinio – Giorgio Napolitano(1) 54,8% 543 voti su 990 4/o scrutinio – Mario Segni 52,6% 443 voti su 842 9/o scrutinio – Giovanni Leone 52,0% 518 voti su 996 23/o scrutinio

“Tra ieri e oggi c’è stato un salto di qualità politico” dice l’ex presidente Giorgio Napolitano, commentando la larga maggioranza di voti ricevuta da Sergio Mattarella. A chi gli domanda se cambia qualcosa nel quadro politico, risponde: “E’ molto difficile dire che c’è di nuovo in una situazione così complessa e articolata”.

Anche il Papa ha appena inviato un telegramma a Sergio Mattarella, rivolgendogli “deferenti espressioni augurali per la sua elezione” e auspicando che “Ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell’unità”. “Mi è gradito rivolgerle – si legge nel telegramma di papa Francesco a Sergio Mattarella – deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano e, mentre auspico che ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio della unità e della concordia del Paese, invoca sulla sua persona la costante assistenza divina per una illuminata azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano. Con questi voti – conclude il Papa – invio a lei e all’intera nazione la benedizione apostolica”.

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