Casale Monferrato fa festa, lo scudetto ha 100 anni

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TORINO. – Casale Monferrato festeggia i 100 anni del suo primo ed unico scudetto del calcio. Pagina sbiadita dal tempo, ma un primato resiste: è stata la più piccola città italiana – 34 mila abitanti, un secolo fa come oggi – a vincere il tricolore nella massima serie. Sono la metà degli abitanti di quel Carpi prossimo al salto in A che fa sobbalzare sulla sedia Lotito.

Per festeggiare la ricorrenza arriveranno il ct azzurro Antonio Conte, il presidente della Figc Carlo Tavecchio ed il direttore generale Michele Uva, il presidente del Coni Antonio Malagò. Conte ed i suoi assistenti Sandreani ed Alessio, il dirigente Antognoni, il ct della nazionale femminile Cabrini ed il tecnico dell’Italia under 18 Vanoli incontreranno gli studenti, al mattino, nelle scuole cittadine; al pomeriggio si giocherà l’amichevole Italia-Turchia under 18, al ‘Natale Palli’.

Casale ‘città azzurra’ è una giornata speciale promossa da Figc, Coni, ministero dell’Istruzione, Comune e dalla società Fbc Casale, oltre che per celebrare i 100 anni dello scudetto dei nerostellati, “per testimoniare la vicinanza dello sport ad un territorio duramente colpito dal problema amianto”.

Perchè Casale, “benemerita del Risorgimento nazionale’, è la città “che lotta contro l’amianto”, come dicono con orgoglio e dolore gli abitanti della città e dei paesi vicini, dove già sono state piante 1.800 vittime per l’esposizione alle fibre del minerale, fuorilegge in Italia dal 1992. La Casale del calcio dopo una lunga serie di vicissitudini, compresi radiazione e fallimento, sta cercando di rialzare la testa: è seconda nel girone di Eccellenza. La gloria è lontana un secolo. Ed è stata vera gloria: nel 1913 è stato il primo club italiano a battere una società inglese: 2-1 sul Reading. Un anno dopo il glorioso scudetto dopo aver messo in fila Genoa, Inter e Juventus nel girone del nord e travolto la Lazio (7-1 e 2-0) nella finale nazionale.

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