Protesta choc a Torino, manichini politici impiccati

 

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TORINO. – I fantocci di Renzi, Salvini e Fassino impiccati a testa in giù e, sulle sedi della Lega Nord e del Pd, scritte che accostano i due partiti al fascismo: “A piazzale Loreto c’è ancora posto”. La protesta choc nella notte a Torino, alla vigilia del 25 aprile, con quei manichini in cartone, dalle sembianze dei tre politici, a richiamare le immagini dei cadaveri di Mussolini e dei gerarchi a Milano.

“Un atto ignobile, che fa ancora più impressione in quanto fatto il giorno prima della Festa della Liberazione”, commenta il segretario piemontese del Pd, Davide Gariglio. Una azione, secondo il segretario della Lega Nord Piemont, Roberto Cota, “dei soliti antagonisti o similari”. “Siamo stufi di vivere in una città dove questa gente continua a fare quello che vuole. Vergogna!”, mentre su Twitter Salvini in persona parla dei “soliti violenti di sinistra” che “poi magari vanno in piazza per difendere la democrazia…”.

Sugli episodi, tutti avvenuti nel quartiere Barriera di Milano, dove si trovano la sede della Lega e il circolo Pd preso di mira dai vandali, quello di via Cervino, indaga la Digos del capoluogo piemontese. “Siamo di fronte a incursioni violente paragonabili a un vero e proprio attentato alla civiltà”, rincara la dose Gariglio, che ieri con il segretario provinciale dei democratici Fabrizio Morri ha scritto ai sindacati invitandoli a un confronto per prevenire episodi di violenza al corteo del primo maggio.

“Alla luce delle minacce di questa notte – osserva Gariglio – l’invito a un confronto con i sindacati diventa più necessario e urgente”. Intanto oggi la polizia ha notificato due arresti domiciliari e sette denunce nei confronti di altrettanti esponenti del mondo antagonista torinese. I provvedimenti sono collegati ai tafferugli dello scorso ottobre, in occasione del vertice dei ministri europei del lavoro, e all’assalto dello scorso gennaio sull’autostrada Torino-Bardonecchia.

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