Grecia: la Borsa riapre con un crollo del 16%, banche a picco

A European Union (EU) flag flutters outside the Athens' Stock Exchange in Athens
A European Union (EU) flag flutters outside the Athens' Stock Exchange in Athens
A European Union (EU) flag flutters outside the Athens’ Stock Exchange in Athens

ROMA. – Borsa -16%, spread tornato sopra 1.000 punti, economia in picchiata. L’accordo con i creditori c’è, la ‘troika’ tornata ad Atene è al lavoro sulle misure per sbloccare la prima tranche del terzo salvataggio della Grecia con alcune schiarite sul nodo ‘caldo’ delle pensioni, consentendo di rimborsare la Bce il 20 agosto. Ma i mercati vedono nero.

Dopo un mese di chiusura, nessuno si aspettava una giornata positiva alla riapertura delle contrattazioni nel listino ateniese chiuso per ‘lavori in corso’ il 26 giugno scorso. Ma il crollo della borsa è pesantissimo: -16% in chiusura dopo perdite fino al -23% con il segno rosso ovunque, ma concentrato soprattutto sui titoli finanziari.

Calo generale del 20%, trascinato da National Bank of Greece, -30%: perdita che sarebbe stata maggiore se non vi fosse il limite fissato dalle autorità appunto al 30%. Numeri da Paesi emergenti, con la borsa di Atene che negli ultimi 12 mesi ha accumulato un -37% che la pone fra i mercati peggiori al mondo. E non va molto meglio sul fronte dei titoli di Stato, con uno spread balzato sopra i 1.000 punti base ai massimi da fine giugno, quando il referendum e il muro contro muro con i creditori avevano reso la Grexit – che Berlino continua a non escludere – uno scenario realistico.

Un balzo dei rendimenti che non depone bene per l’asta, prevista domani, di circa 625 milioni di euro di titoli a sei mesi. In pochi, fra i principali economisti, escludono una recessione per il prossimo anno, con una disoccupazione al 26%, una deflazione a pieno ritmo e l’indice Pmi, che anticipa il ciclo economico, precipitato a 30,2 il mese scorso da 46,9 di giugno. Numeri che i nuovi dati in arrivo in settimana rischiano di peggiorare.

Preoccupano gli investitori, oltre che le prospettive economiche peggiorate via via durante il negoziato, le prospettive per le banche. Che vanno ricapitalizzate con almeno 25 miliardi che dovrebbero essere reperiti da un fondo per le privatizzazioni, e in alternativa dal fondo di salvataggio europeo Esm ma, in questo caso, creando nuovo debito e ricorrendo al ‘bail in’, la partecipazione alle perdite di creditori, azionisti, titolari di depositi.

“Non commentiamo l’andamento dei mercati”, fa sapere la Commissione europea di fronte alla voragine aperta in borsa. Un commento laconico che avviene mentre i tecnici dell’esecutivo Ue continuano il negoziato, tornati ad Atene assieme agli altri membri della troika, Bce e Fmi. Secondo Kathimerini ci sarebbe l’accordo per non toccare i diritti acquisiti di chi è andato in pensione entro fine giugno: la mannaia, invece, si abbatterà per chi non ha fatto in tempo, con i creditori che attendono entro ottobre una riforma che metta mano ai pensionamenti anticipati e innalzi l’età pensionabile a 67 anni.

E restano in salita le altre ‘azioni prioritarie’ perché Tsipras possa ricevere la prima tranche, 10-12 miliardi di euro, del nuovo salvataggio: entro il 18 agosto la troika vuole un voto parlamentare che cancelli alcune misure di Tsipras, come il contributo di solidarietà dell’8% sui redditi superiori ai 500.000 euro, e metta mano a sgravi fiscali, aumento delle tasse per gli armatori, assunzioni nel settore pubblico, spesa militare, liberalizzazioni.

(di Domenico Conti/ANSA)