Nazionale venezuelana in rivolta, la replica del ct Sanvicente

VENEZUELA: Il ct Noel Sanvicente
VENEZUELA: Il ct Noel Sanvicente
VENEZUELA: Il ct Noel Sanvicente

CARACAS – Lunedì quindici giocatori del Venezuela avevano detto ‘no’ alla Vinotinto. “Non é un addio, anzi la speranza é di tornarci, ma non con questi dirigenti federali”. E’ questo il senso della lunga lettera aperta che 15 calciatori hanno scritto in protesta con la ‘Federación Venezolana de Fútbol’ (Fvf).

Tra di loro anche due giocatori che militano nella nostra Serie A: Tomas Rincón (centrocampista del Genoa) e Josef Martinez (attaccante del Torino). Con loro anche Oswaldo Vizcarrondo, Salomón Rondón, Roberto Rosales, Cesar González, Luis Manuel Seijas, Franklin Lucena, Grenddy Perozo, Juan Falcon, Nicolás Fedor, Ronald Vargas, Alejandro Guerra, Christian Santos e l’italo-venezuelano Gabriel Cichero.

I 15 chiedono le dimissioni dei vertici federali. “Mentre loro comandano, il sogno di andare ai Mondiali é quasi svanito, noi non condividiamo il lavoro della Federazione e i danni fatti possono essere riparati solo con una nuova dirigenza”.

In particolare i giocatori contestano le dichiarazioni rilasciate lo scorso 25 novembre dal presidente federale Laureano González che accusa la squadra di giocare contro l’attuale ct (Noel Sanvicente).

“Accuse totalmente false e lesive della nostra reputazione e del nostro onore. Manifestiamo inoltre una grande delusione per il mancato sostegno nei nostri confronti da parte dello staff tecnico di fronte a queste accuse”, la spiegazione dei 15 giocatori che si assumono “la responsabilità per le sconfitte” e accettano “le critiche tecniche”, ma non “accuse false e gravemente lesive della dignità di ciascuno di noi”.

E adesso é arrivata la replica da parte di Noel Sanvicente, commissario tecnico della Vinotinto, che tramite una lettera inviata ai giocatori ha chiesto scusa ed ha lasciato aperto lo spiraglio su un possibile addio.

“Chiedo scusa ai miei giocatori se in qualche momento non hanno sentito l’appoggio da parte mia, le mie esigenze nascono dell’amore per il calcio. Ho puntato su di loro e con loro spero di continuare a puntare per il cambio che tanto desideriamo e che merita tutta questa gente. Pero che non ci siano dubbi: né io, né il mio staff tecnico abbiamo dubitato dell’amore dei nostri calciatori nei confronti della maglia vinotinto” spiega nel comunicato.

L’ex allenatore di Caracas e Zamora spera che si trovi al più presto un accordo tra le parti in questione. “Per questo motivo, spero che durante il mese di dicembre, mese nel quale tutti riflettiamo sulle cose passate e quelle che stanno per arrivare, pensiamo a quello che vogliamo e come ottenerlo. Non dimentichiamoci che la Vinotinto é stata un punto di unione tra i venezuelani e non possiamo perderlo. Vi invito a tutti a sincerarsi e mettere da parte qualsiasi posizione personale”.

Nello stesso comunicato, Sanvicente ha dichiarato, che deluderebbe tante persone se abbandonasse la nazionale in piena lotta per il mondiale Russia 2018. Ma ha lasciato aperta la possibilità di farsi da parte per il bene della Vinotinto.

“Voglio essere il primo intermediario in questa situazione che stiamo vivendo e far si che giocatori, staff tecnico e dirigente ci uniamo in pro di quel gran obbiettivo che si chiama vinotinto, pero se le mie dimissioni contribuiscono a far si che finiscano gli attriti sono disposto a farmi da parte per il bene del nostro calcio. Nel frattempo, sono qua con la volontà di continuare a lottare, di lottare per i miei giocatori e di continuare a sognare con un miglior calcio venezuelano. Cosi siamo i venezuelani, un popolo di grandi lottatori per le cose giuste e contro le avversità” ha concluso Chita.

(Fioravante De Simone/Voce)

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