I deputati (Estero) del Parlamento italiano


Si avvicina, con grande velocitá, il giorno del trionfo della costanza, perseveranza e impegno, dimostrati durante lunghissimi anni, da un numero importante di persone che auspicavano il miracolo, finalmente ottenuto dalla buona argomentazione ma, soprattutto, dalla caparbietá di Mirko Tremaglia, il Ministro della speranza trasformata in realtá. Prossimamente il mondo dell’emigrazione italiana avrá diciotto (18) rappresentanti nel Parlamento d’Italia. Non sembra vero peró é proprio cosí. Il numero dei deputati potrebbe sembrare esiguo e lo sará se gli eletti commetteranno l’errore di accodarsi al carro dei partiti politici che, da tempo, stanno manovrando per carpire la buona fede degli italiani che vivono nel mondo. I nuovi deputati devono costituire un gruppo parlamentare autonomo e totalmente indipendente se vorranno continuare a ricevere l’adesione dei milioni di elettori che voteranno per loro. L’importanza dei deputati estero sará immensa perché il loro voto potrá condizionare la formazione del Governo e tante altre iniziative che si presenteranno durante la vita parlamentare.Bisogna stare in guardia per non cadere nei trabocchetti che stanno preparando i politici di professione avidi come al solito di potere a tutti i costi.


Gli interessi degli italiani residenti all’estero dovranno costituire l’unico partito per coloro che sono stati chiamati a difendere i diritti di tante persone che con il loro sacrificio (vivere lontani dalla propria terra é il piú grande dei sacrifici) hanno contribuito a fare della loro Patria una Nazione prospera capace (oggi in maggior misura) di diffondere al mondo la sua cultura e la sua genialitá attraverso tantissimi ambasciatori senza incarico e senza stipendio. La citata diffusione culturale é stata costantemente accompagnata da un poderoso aspetto economico. Difatti il made in Italy é stato sostenuto dalla permanente azione di questi propagatori della bontá dei prodotti italiani.


Peró, chi dovrá rappresentare il mondo italiano estero nelle aule di Montecitorio? In Venezuela le aspirazioni sono all’ordine del giorno. Alcuni credono che il Parlamento italiano possa somigliare a quello di certe Repubbliche Bananere o ad alcune Assemblee Legislative di Paesi in via di sviluppo. É quindi necessario ricordare che del nostro Parlamento hanno fatto parte Giolitti, Salandra, Crispi e, andando piú vicini ai nostri tempi, De Gasperi, Don Sturzo, Nenni, Togliatti e tante altre “aquile” del pensiero politico italiano. Non bastano le aspirazioni, la buona volontá, lo spirito di sacrificio e tante altre qualitá che potrebbero accompagnare alcuni candidati; é necessario possedere un bagaglio di cultura generale di rilievo e una formazione politica accettabile. Quanti conoscono con certa dimestichezza il contenuto della Costituzione Italiana? Quanti conoscono la procedura per la formazione delle leggi?


Andare in Parlamento per imparare é ció che non vogliamo per cui, da queste pagine, suggeriamo agli aspiranti a deputato un corso intensivo di cultura politica e parlamentare italiana per non arrivare come un’anima sprovveduta, nella maestosa aula e nei meandri delle sale e salette di Montecitorio.


Consigliamo, anche, un sincero esame di coscienza per conoscere la propria capacitá prima di lanciarsi all’avventura per la conquista del “posticino” romano. Bisogna ricordare che l’incarico di deputato é molto diverso delle carichette che, finora, sono state assegnate all’estero. In ogni modo i futuri candidati, ci auguriamo, dovranno presentare delle proposte e una esposizione di motivi per sostenere la loro aspirazione. Da ció si potrá vagliare, in parte, la condizione di ognuno di loro.


Da non dimenticare che anche le donne possono presentarsi alla linea di partenza per la corsa a Montecitorio e, per quanto ci risulta, alcune di esse hanno le carte perfettamente in regola.


Avanti dunque, cari aspiranti il mondo parlamentare italiano vi aspetta disposto a mettere in risalto le bontá contenute dal vostro carniere intellettivo.