Per la Collettività e con la Collettività


CARACAS:- Si respira indubbiamente aria diversa all’interno del Comites di Caracas. La gioventù e l’entusiasmo del presidente Michele Buscemi, che a livello direttivo conta con l’esperienza di Ugo Di Martino e Nello Collevecchio e la fermezza e professionalità di Teresina Giustiniano, Rosa Ruggiero ed Elisabetta Auteri, imprimono un ritmo più agile alla sua conduzione.


– Siamo impegnati a svolgere al meglio il nostro lavoro – ci dice Buscemi – e desideriamo avere un contatto costante con la collettività, affinchè sappia quello che stiamo facendo e partecipi con suggerimenti e critiche costruttive. Vogliamo trasformarci nel vero motore degli italiani del Venezuela, un organo che lavori da dentro e non da fuori.-


Nei giorni scorsi, quando il nostro giornale ha messo in rilievo la gravissima situazione dei fondi assegnati dal MAE all’assistenza e restituiti al Tesoro dai Consolati, il Comites di Caracas ha scritto una lettera al Console Generale Fabrizio Colaceci chiedendo maggiori spiegazioni. Nella lettera si leggeva anche “il Comites deve svolgere un ruolo più attivo e partecipare assieme agli altri Enti, e coordinatamente con il Consolato Generale in un programma che renda possibile creare una rete informativa per l’individuazione e monitoraggio delle situazioni relative all’assistenza degli indigenti, per far si che le somme tanto necessarie stanziate per l’assistenza siano utilizzate nella loro totalità, tanto più nel momento attuale in cui, come ben sappiamo, la fascia di connazionali bisognosi è venuta aumentando considerevolmente”.


Invito accolto favorevolmente dal Console Colaceci. “Ora ciò che importa – ha detto ancora Buscemi – è che si lavori tutti insieme affinchè non si presentino più in futuro situazioni simili”.


È il parere anche di Nello Collevecchio e Ugo Di Martino ai quali chiediamo.


– Dino Nardi, autorevole membro del Comitato di Presidenza del CGIE, dopo le denunce fatte su La Voce d’Italia, ha inviato una lettera al Segretario Generale Franco Narducci ponendo il quesito sull’effettiva erogazione dei sussidi per gli indigenti dell’America Latina da inserire nel “Question Time” della prossima assemblea generale del CGIE. Cosa state facendo voi che come membri del CGIE del Venezuela siete coinvolti nel problema in prima persona?-


– Noi ci siamo attivati a livello locale – risponde Nello Collevecchio – in particolare per garantire che in futuro non ci siano più problemi di questo genere. Dobbiamo però sottolineare che, al momento, stiamo lavorando in perfetto accordo con le autorità diplomatico-consolari che stanno rispondendo positivamente alle nostre richieste.-


In un incontro, giudicato molto positivo, con il Console Colaceci, Buscemi e i membri del Comites hanno anche analizzato altri aspetti relativi al servizio consolare.


– Abbiamo parlato delle carenze che sussistono nei servizi consolari – spiegano Teresina Giustiniano e Rosa Ruggiero, ambedue esperte in materia – e abbiamo esaminato la situazione dell’anagrafe, che è più depurata ma, purtroppo, presenta ancora oggi, troppe lacune, soprattutto a livello di indirizzario. In ognuno di questi settori abbiamo offerto tutto il nostro appoggio. È interesse del Comites che si riescano a trovare formule in grado di snellire il lavoro consolare ed offrire ai connazionali un servizio adeguato.-


Teresina Giustiniano e Rosa Ruggiero ci hanno garantito che seguiranno da vicino le problematiche concernenti questi settori per offrire da un lato collaborazione al Consolato e dall’altro supporto e aiuto ai connazionali.


Sia Michele Buscemi che gli altri membri del Comites guardano con ottimismo al futuro per ciò che riguarda la possibilità di svolgere un lavoro più coordinato ed efficente.


– Desidero anche sottolineare – dice Buscemi – che lo sportello consolare recentemente inaugurato all’interno del Centro Italiano Venezolano di Caracas è aperto a tutti, indistintimante, siano essi soci o meno. –


– Altro aspetto importante è quello che si riferisce allo stanziamento dei contributi per i corsi di lingua e cultura italiani. Cosa pensate fare per evitare che si ripetano situazioni poco chiare come in passato?-


– Stiamo svolgendo un’accurata analisi degli istituti che ricevono fondi per la diffusione della lingua e cultura italiane. – ci dice Michele Buscemi – È desiderio di tutti che questi fondi aumentino ma anche che siano distribuiti con equità e onestà.-


Per quanto riguarda la spada di Damocle che pende sulla testa dei contrattisti e di conseguenza sul lavoro consolare che, perdendo loro, perderebbe un grosso sostegno, Ugo Di Martino ci spiega:


– Purtroppo la Finanziaria 2005, definita non invano tagliaspese, prevede la decurtazione dei fondi destinati agli italiani all’estero. Tagli che aggraveranno una situazione già difficile. Basti pensare che, per pagare scrutatori e presidenti di seggi delle passate elezioni per il Comites, la Farnesina ha recentemente spostato fondi residui da altri capitoli di spesa. –


– È cosa contate fare sia come membri del Comites che del CGIE per evitare questi tagli e soprattutto per garantire ai nostri contrattisti la continuità del loro lavoro?-


– Ne parleremo – prosegue Di Martino – nel corso della prossima riunione che si svolgerà a Roma all’inizio dell’anno. Posso anticipare che all’interno del Comitato di Presidenza stiamo svolgendo un lavoro unitario, in perfetta armonia.-


Collevecchio ci anticipa che Comites di Caracas e CGIE stanno organizzando un progetto giovani per coinvolgere maggiormente le nuove generazioni. “Vogliamo anche un maggiore contatto con le associazioni regionali – spiega Collevecchio – con i centri sociali e le altre istanze rappresentative della collettività. Inoltre ci impegneremo ad approfondire i rapporti con le regioni soprattutto per offrire un supporto ai connazionali bisognosi. Cercheremo di costruire per loro ponti con le regioni d’origine, per ottenere aiuti, supporto in caso di rientro in patria per malattia ecc.-


Ugo Di Martino dopo aver fatto particolare enfasi sul clima di unità ed armonia con il quale si sta operando all’interno del nostro CGIE ci anticipa il lavoro svolto insieme alle autorità diplomatiche per creare un Progetto Paese. Progetto Paese che, ci spiega anche Michele Coletta, terzo membro CGIE della circoscrizione di Maracaibo, tocca problematiche importanti per la nostra comunità come sono quella dei sequestri, l’assistenza sociale, i servizi consolari, gli interventi di formazione per i giovani italiani ed italo-venezolani, la promozione culturale e commerciale.


Il Comites di Caracas ha già costituito le commissioni di lavoro con le quali conta agevolare il lavoro su diversi fronti.


– Bisogna tener conto – ci dice Michele Buscemi – che siamo stati eletti da pochi mesi e questo periodo ci è servito per organizzarci e analizzare la metodologia da seguire per essere efficenti e dare alla comunità le risposte che attende.-


– Inoltre – aggiunge Ugo Di Martino – ci siamo ritrovati senza una lira e senza una sede. Stiamo partendo assolutamente da zero in quanto i fondi dell’anno 2003 sono stati ricevuti dal presidente uscente e, contrariamente a quanto è accaduto a Maracaibo, a Caracas non c’è stato nessun passaggio di consegne tra l’amministrazione uscente e quella entrante. Non sappiamo qual è la passata situazione finanziaria.-


– Ma ciò non diminuisce il nostro entusiasmo e la nostra volontà di lavoro – conclude Buscemi – è importante per noi che i connazionali capiscano che il Comites vuole lavorare per loro e con loro.-


Insomma se l’aria non cambia, come speriamo e se non esistono spinte, dall’interno, volte a boicottare il lavoro degli altri, possiamo ben sperare che per il Comites di Caracas i tempi bui del passato resteranno solo un amaro ricordo.