Dai patronati un ponte per aiutare i Consolati


ROMA, (INFORM).- Tra i temi di grande interesse al centro dei dibattiti dell’Assemblea Generale del CGIE c’è stato quello riguardante il ruolo dei patronati e il problema delle pensioni. Aldo Amoretti, Presidente dell’Inca e coordinatore del Cepa (il Centro Patronati di cui fanno parte i patronati sindacali Inas, Inca, Ital e il patronato Acli) ha sottolineato come la rete dei patronati italiani sia studiata con interesse e desiderio di imitazione da molte Nazioni, a riprova di una utilitá troppe volte messa in discussione. Amoretti ha inoltre riaffermato la necessitá di trovare con le strutture di previdenza e la pubblica amministrazione giuste forme di collaborazione.


L’obiettivo, a giudizio di Amoretti, è far cambiare orientamento ad alcuni enti, come l’Inail, che in prima battuta respingono quasi sempre le richieste dei lavoratori, con una severitá spesso fuori luogo, considerando la propria funzione sociale. Ha inoltre espresso parere positivo sull’operazione “Red”: un’iniziativa volta all’accertamento reddituale dei nostri connazionali all’estero, che ha visto la fattiva collaborazione dei patronati e che dovrá essere gestita con equitá ed efficienza nei prossimi anni. Amoretti, infine, ha confermato come i patronati siano disposti a mettere a disposizione delle autoritá consolari le proprie capacitá professionali per risolvere la questione della bonifica delle liste elettorali.


Il Direttore Generale dell’INPS Vittorio Crecco ha sottolineato come l’Istituto Nazionale di Previdenza si stia attivando per migliorare, anche attraverso il rafforzamento dei contatti con i Consolati e la fornitura di nuovi strumenti alla rete dei Patronati, i servizi per l’utenza italiana all’estero. Connazionali che spesso devono affrontare situazioni difficili. Crecco ha inoltre annunciato la prossima realizzazione di un piano triennale che cercherà di ridurre del 60%, entro il primo semestre del 2006, la giacenza delle domande di liquidazione dall’estero (oltre 48.000 pratiche). Questa iniziativa, che riguarderà in primo luogo le Regioni a maggior tasso d’emigrazione come la Calabria, la Puglia, la Campania, la Lombardia e la Sicilia, sarà ripetuta anche per le domande di ricostruzione pensionistica dei nostri connazionali nel mondo, circa 58.000 pratiche, che verranno ridotte del 90% entro il primo semestre 2007.