Un messaggio d’amore che  abbraccia i popoli


CARACAS.- Con il Poema Sinfonico”La Mer” di Claude Debussy, la Sala Rios Reyna del Teatro Teresa Carreño ha vibrato nella furia e la magnificenza dell’oceano. La forza della natura s’é insinuata nella profonditá dell’anima di un pubblico calamitato dalla bacchetta del grande Maestro Clauio Abbado  che ha diretto il 22 e 23 gennaio l’Orchestra di Giovani Latinoamericani, composta da duecentosessanta musicisti tra i sedici e i ventiquattro anni d’etá, provenienti da tutti i Paesi del Sudamerica, Centroamerica, Caraibi. Due serate indimenticabili che ci hanno regalato un Debussy amante della natura e un Gustav Mahler (Sinfonia N° 5) romantico, veemente, trionfale.


L’ avvenimento artistico che non ha precedenti nella storia recente della musica classica in Venezuela , ha commemorato il trentesimo anniversario della nascita del “Sistema Nacional para las Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela” (Sisnojiv) ed il trentacinquesimo della fondazione della CAF, é la chiara testimonianza del prestigio internazionale del “Programa de Acción Social por la Musica de la CAF” che  comprende le Orchestre Sinfoniche Giovanili Andina e Latinoamericana “Voces Andinas a Coro” (VAC), il Conservatorio Andino Itinerante (CAI) e il “Taller de Lutheria Andina” (TIAL),  contando con gli auspici di: “Banco de Venezuela/Grupo Santander”, “Ministerio de Salud y Desarrollo Social”, “Corporación Andina de Fomento” “Ambasciata d’Italia”, Ambasciata dei Paesi Bassi”, “Istituto Italiano di Cultura”,  “Fundación Teresa Carreño”,  “Venezuela sin Límites”, “Astaldi  S.p.a.” “Shell de Venezuela”, “Digitel Tim”, “Aerolink”, Giovanni Scutaro.


Il  Mastro Claudio Abbado, Direttore musicale del Teatro La Scala di Milano dal 1968 al 1986 si é disimpegnato come Direttore musicale della Staatsoper di Vienna e dal 1987 é Generalmusikdirektor della romantica capitale austriaca. Nel 1988 ha fondato il Festival Wien Morden. Nel 1966 ha diretto per la prima volta la Berliner Philharmonisches Orchester e nel 1994 é stato nominato direttore artistico del Festival di Pasqua di Resurrezione di Salisburgo. Il Maestro Abbado, sensibile allo stimolo di giovani talenti musicali, ha fondato nel 1978 la European Community Youth Orchestra, nel 1981 la Chamber Orchestra of Europe e nel 1986 la Gustav Mahler Jungendorchester per formare in seguito la Mahler Chamber Orchestra.


Nel 2001 é stato eletto “Direttore dell’Anno” dalla stampa tedesca e premiato con il Wurth-Preis de la Jeunesse Musicales –Alemania. Averlo in Venezuela é stato davvero un avvenimento eccezionale. La Sinfonia in Do sostenuto minore N.5 di Mahler, nota come “La Gigante” rappresenta davvero un viaggio psicologico. Iress Garcia, violinista cubana dell’Orchestra Giovanile, ha definito Abbado “Un grande Maestro che stimola l’orchestra ad ascoltare se stessa, come fosse una orchestra da camera…é incredibile come il Maestro Abbado riesca ad estrapolare il meglio di ciascuno di noi”. Il solista italiano invitato, Alessio Allegrini, interpretando il ruolo di “primo corno” nella Sinfonia di Mahler é stato stupendo. Allegrini forma parte dell’Orchestra Sinfonica Nazionale di Santa Cecilia a Roma ed ha vinto i concorsi per solisti internazionali di “Primavera di Praga” e “I Ard de Munich”. E che dire di Gustavo Dudamel, “primo violino”, nato a Barquisimeto nel 1981, convertitosi recentemente nel primo giovane direttore latinoamericano invitato da Simón Rattle a dirigere la Filarmonica di Berlino lo scorso maggio 2004? Ha fatto parte della fila dei Primi Violini della Sinfonica Giovanile di Barquisimeto e della Sinfonica Nazionale Infantile del Venezuela con la quale ha effettuato tournée negli Sati Uniti, Cile, Messico, Brasile,  Francia, Italia. Il sogno del’insigne Maestro José Antonio Abreu é divenuto realtá, dopo anni ed anni di dedicazione, di incessante amore , di costanti sacrifici. A conclusione del concerto il Meastro Abbado é stato richiamato ben cinque volte sullo scenario dai deliranti applausi del pubblico che gremiva la Sala Rios Reyna, mentre tutti i giovani componenti dell’Orchestra battevano i piedi sulle tavole del palcoscenico in omaggio al grande Direttore che li ha accompagnati durante le esigenti prove delle due ultime settimane. Julián Ramos, giovane musicista venezuelano, toccato fin nel profondo dell’anima da questa singolare esperienza, ha saputo esprimere i propri sentimenti in un meraviglioso poema impresso nel programma del Concerto, e una sua frase, commovente e bellissima, racchiude tutto quanto critici e spettatori hanno provato al cospetto di tanta perfezione:”Hoy ya no guardo lo soñado, lo escucho…Vivo el sueño”.


E sulle ali di questo sogno divenuto realtá ne nasce un altro, forse precoce, ma immenso e giusto: se il mondo sciogliesse per sempre il rumore delle bombe, le stridenti frasi d’odio tra le immortali melodie interpretate da questi 260 giovani che parlano il linguaggio degli angeli, sotituendo l’oscuritá della violenza con il messaggio universale della musica, l’armonia regnerebbe tra tutti i popoli della terra affratellati in un unico assoluto abbraccio d’amore.