Il piano del Governo in dieci aree d’azione

ROMA.- Dal rafforzamento, lo sviluppo e l’apertura del mercato interno, al potenziamento della base industriale, passando per l’incremento dell’occupazione e la modernizzazione dei sistemi sociali. Senza dimenticare la necessita’ di puntare su innovazione e tecnologie e sul miglioramento delle infrastrutture. Con un ulteriore semplificazione amministrativa. Sono questi alcuni dei principali passaggi su cui punta il Governo nel provvedimento sulla competitivita’, articolato – secondo quanto l’Ansa e’ in grado di anticipare dalla «versione preliminare» – in «10 aree di azione».
Nel provvedimento sulla competitivita’ allo studio del governo dovrebbero essere inserite quelle norme sugli ammortizzatori sociali che prevedono spesa come gli incentivi e l’aumento delle indennita’ di disoccupazione ma non la modifica dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Lo precisa il ministro del Welfare Roberto Maroni nel corso di una conferenza stampa nel quale annuncia che per il provvedimento potrebbe essere utilizzato il decreto legge.
– Stiamo pensando – ha detto – di anticipare alcuni provvedimenti e di metterli nel provvedimento che il governo sta studiando sulla competitivita’. Tutto cio’ che riguarda la spesa verra’ preso dall’ 848 bis (il testo sugli ammortizzatori, ndr). Nell’ 848 bis rimarra’ la riforma complessiva, compresa la riforma dell’art. 18. Togliendo l’onere di spesa non rimane su un binario morto ma puo’ ripartire. Stiamo pensando – ha spiegato Maroni – di anticipare alcuni provvedimenti di sostegno alla competitivita’ previsti nell’848 bis e di metterli nel provvedimento che il Governo sta studiando. Tutto cio’ che riguarda la spesa sara’ presa da quel provvedimento e messo in quello sulla competitivita’.
Quindi, ha sottolineato dovrebbero essere varate subito le norme sugli incentivi a chi assume lavoratori in mobilita’ o in cassa integrazione, sull’indennita’ di disoccupazione e l’autoimprenditorialita’, mentre si lascerebbe nell’848 bis la riforma organica del sistema degli ammortizzatori compresa la modifica all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
– Oltre le risorse che prenderemo da quel provvedimento (750 i milioni annui previsti per il 2005-2006-2007 ora ridotti a circa 600 per interventi vari come quello per i forestali calabresi) ne serviranno altre ma non saranno prese dai risparmi Inps. Bisognera’ trovare altre risorse. Speriamo che ci siano – ha aggiunto.