Juve KO, Milan si rialza e torna a -5

ROMA.- Il mercoledì di campionato in notturna che doveva congelare la classifica scalda invece i cuori di quanti sperano di assistere a un testa a testa emozionante fino all’ultimo: nella corsa scudetto tra Juve e Milan, i ruoli si capovolgono infatti e stavolta tocca ai bianconeri subire uno scivolone interno per 1-0, con la Samp. Il Milan di Ancelotti si rialza dopo due sconfitte a Messina, vince 4-1 e riporta il distacco dalla Juve a dimensioni accettabili: -5. Alla Juve che ritrova Del Piero titolare dal primo minuto succede cio’ che era accaduto al Milan contro il Bologna domenica scorsa: prende un gol poco dopo la mezz’ora, poi passa tutto il resto del match ad attaccare, ma senza costrutto. A nulla serve anche la mossa delle tre punte, quando Capello inserisce Ibra accanto a Trezeguet e Del Piero, tornato titolare nell’occasione meno fortunata: seconda sconfitta bianconera in campionato, la prima in casa. Il Milan dispone senza troppo penare del Messina, grazie agli assist di Kakà e ai gol di Crespo, e si permette anche di sprecare un rigore con Pirlo, che si è fatto parare il tiro dal dischetto dall’ottimo Storari. Da segnalare l’ennesima prodezza di Zampagna, ovvero un bel gol in rovesciata. L’Inter trova la vittoria contro la derelitta Atalanta grazie a una rete di Martins: il gioco non è quello di Palermo, ma stavolta a Mancini stanno bene anche i tre punti che avvicinano la vetta della classifica. Dietro i nerazzurri, si ritrova l’Udinese: dopo quattro ko consecutivi i friulani travolgono il Chievo e ribadiscono di volere un posto in Champions. Gli acquisti boom non sono serviti, almeno per ora, alla Fiorentina, arrivata alla quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, e alla seconda consecutiva dell’era Zoff, che per ora non è riuscito a dare un gioco e la scossa alla sua squadra. Stavolta a mettere ko i viola è stato un Palermo sempre molto efficace quando gioca fuori casa. Ancora in gol Toni, e rete anche per l’argentino Gonzalez, finora un oggetto misterioso. Continua a non vincere la Lazio di Papadopulo, che almeno evita di perdere dopo tre stop di seguito ma è costretta allo O-O casalingo dal Brescia in un match molto importante per la zona-salvezza, quella in cui adesso si trovano anche i biancocelesti. Il Siena spreca due gol di vantaggio contro il Cagliari e si fa raggiungere, il Lecce risponde a Totti e alla Roma e riesce ad agguantare in dieci il pareggio con Vucinic, destinato a prendere il posto di Bojinov nel cuore dei tifosi salentini. Mazzarri torna a Livorno e viene fischiato dai suoi ex tifosi (e concittadini): sta per dare loro una lezione, poi pero’ Vidigal realizza la rete di quel pari che fa tirare un sospiro di sollievo a Donadoni e al presidente Spinelli.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6, Birindelli 5 (30′ st Montero 6), Thuram 6, Cannavaro 6, Zambrotta 4.5, Camoranesi 6.5, Emerson 6.5, Tacchinardi 5 (1′ st Ibrahimovic 7), Kapo sv (19′ Blasi 5,5), Del Piero 5, Trezeguet 5.5. (12 Chimenti, 2 Ferrara, 18 Appiah, 25 Zalayeta). All. Capello 6
SAMPDORIA (4-4-2): Antonioli 7, Zenoni 6, Castellini 6.5, Falcone 6.5, Pisano 6, Diana 6.5 (38 st Edusei sv), Volpi 6.5, Palombo 6, Tonetto 6.5, Flachi 6, Rossini 5.5 (43′ st Kutuzov sv). (12 Padelli, 5 Carrozzieri, 32 Pavan, 81 Gasbarroni, 86 Roselli). All. Novellino 7

Arbitro: Messina 7
Reti: nel pt 33′ Diana Angoli: 13-3 per la Juventus. Recupero: 2′ e 2′ Ammoniti: Birindelli, Rossini, Camoranesi per gioco scorretto Note: serata gelida, spettatori 10 mila circa, terreno irregolare al centro e comunque duro.
IL GOL – 33 pt: Castellini, traversa di testa su angolo, Diana ribadisce in rete.