Juve alle corde senza Del Piero

PALERMO- La Juventus arranca e si arrende a un Palermo monumentale, al termine di una partita bella e avvincente, di straordinaria intensità, che i rosanero hanno interpretato con lo spirito giusto. Il Palermo, che a inizio gennaio aveva frenato la rincorsa del Milan, ha fatto un favore grande così ai rossoneri che, in caso di vittoria contro la Lazio, si rifaranno sotto, riaprendo di fatto il campionato. Per la squadra di Capello, che lascia in panchina Del Piero, è la seconda sconfitta in soli tre giorni. Guidolin entra definitivamente nella storia, dopo avere riportato i rosanero in Serie A, e mette alle corde i bianconeri. L’allenatore del Palermo risolve i suoi dubbi legati allo schieramento difensivo, gettando nella mischia Conteh, che finora aveva collezionato solo 155′ di gioco nell’attuale campionato ed era assente da diversi mesi per un paio di infortuni muscolari. La mossa si rivela vincente, almeno nel primo tempo. Ma la vera sorpresa della serata sulla fascia sinistra, dove Grosso è protagonista di una prestazione esaltante. Vengono proprio dalla sua zona i pericoli maggiori per la Juve che non riesce ad arginare le galoppate del fluidificante rosanero. Già al 5′ la squadra di Capello, non in serata oltrechè priva di Camoranesi e Nedved, capisce che aria tira sul terreno del Barbera, Brienza viene fermato proprio mentre era lanciato a rete da un fuorigioco assai dubbio. Già al 17′ il Palermo potrebbe passare in vantaggio con Toni che viene pescato solo in area da una velenosa punizione di Corini, ma fallisce l’impatto di testa con il pallone e Buffon si salva. La squadra di Guidolin si esprime su ritmi vertiginosi e la capolista soffre parecchio in ogni zona del campo. Tuttavia, riesce a concedersi una break al 18′, impegnando Guardalben in uscita. Il Palermo tira un pò il fiato, poi riparte a testa bassa, spinto da un pubblico straripante ed entusiasta. Il gol è nell’aria e si concretizza al 27′, grazie a Brienza che inquadra la porta, dopo un’uscita di Buffon. I rosanero, 7′ più tardi, potrebbero raddoppiare, ma il cross di Brienza viene allontanato da Cannavaro prima che Toni intervenga. Il tempo si chiude con un paio d’incursioni dei bianconeri: al 43′ Zambrotta viene frenato da Conteh e Biava, che gli impediscono il cross dalla sinistra; al 46′ Birindelli per poco non sorprende Guardalben, pronto a recuperare la posizione, con un cross che si trasforma in uno strano tiro indirizzato sotto l’incrocio dei pali. Nella ripresa Capello toglie un difensore (Birindelli), arretra Zambrotta sulla linea difensiva e inserisce un’altra punta (Zalayeta). Il risultato è che la Juve appare più incisiva, ma le ripartenze del Palermo creano sempre problemi agli avversari. Al 12′, Grosso si libera al tiro e Buffon sfoggia tutta la sua bravura per evitare il 2-0, impedendo al pallone di infilarsi nell’angolo basso alla sua sinistra. La reazione della Juve è rabbiosa: la squadra di Capello, intorno al 15’, batte tre corner di seguito, sugli sviluppi del terzo di accende una mischia risolta da una respinta di piede di Guardalben su deviazione ravvicinata di Ibra. Un tiro di Zambrotta, pericoloso ma leggermente impreciso fa rabbrividire il pubblico. Poco prima della mezz’ora tira un sospiro di sollievo dopo che Guardalben devia in angolo una deviazione di Corini su cross di Zalayeta. Al 34′ sono ancora i rosanero a divorare il 2-0 con Santana che, su un capovolgimento di fronte, riceve da Morrone e supera Buffon con un pallone che però si spegne di poco a lato. E il suggello a una serata che i tifosi ricorderanno a lungo. .