L’emigrazione lucana nel ventennio


MATERA – Ancora l’emigrazione protagonista di un libro, in questo caso del lavoro di Michele Strazza, giovane studioso di Rionero in Vulture, che è stato presentato nei giorni scorsi. Nel libro di Strazza “Emigrazione e Fascismo in Basilicata”, sottotitolato “Gli emigrati lucani negli Stati Uniti e l’appoggio al Fascismo”, l’autore si pone due domande: se vi fosse stato un appoggio al fascismo da parte della comunità italo -americana negli Usa e quale ruolo giocarono gli emigrati lucani. Strazza osserva che “non si possono trascurare le condizioni culturali (l’imperante analfabetismo), economiche (il bisogno delle rimesse alle famiglie in Italia), sociali (famiglie disgregate con effetti disastrosi il più delle volte, completamente sfasciate), che li portò a parteggiare per un regime che finalmente si occupava di loro. Il fascismo tendeva ad assicurasi prestiti americani, gli Usa erano per un governo stabile in Italia e per i suoi flussi finanziari”.108pagine incui Strazza descrive il fenomeno migratorio post unitario fino agli anni Venti, era fascista, che, secondo l’autore “ebbe verso l’emigrazione una grande attenzione”.