Juve, solo 0-0 a Messina


MESSINA,

– La Juve completa a Messina la dilapidazione del vantaggio che aveva sul Milan, quel +8 che secondo alcuni aveva chiuso la sfida scudetto. La squadra di Capello non va oltre lo 0-0 al San Filippo, giocando praticamente solo nella ripresa dopo un primo tempo sciagurato e consegnando su un piatto d’argento il possibile aggancio dei rossoneri, che non si fanno pregare e in serata battono il Cagliari. Presentatasi sullo Stretto senza Trezeguet e Nedved e quindi con la scelta obbligata della coppia d’attacco Ibrahimovic-Del Piero, la Juve si fa travolgere dall’entusiasmo degli uomini di Mutti. In 40mila acclamano il Messina con giochi pirotecnici e grandi scenografie e la squadra risponde con 45’ esemplari. Mutti schiera un 3-1-4-2 che fa soffrire la Juve, con Zanchi davanti alla difesa e Parisi e Iliev a imperversare sulle fasce. Lo schieramento tattico della Juve è, all’inizio, un 3-5-2 con Camoranesi che si accentra e la fascia destra in teoria affidata a Zebina, che però resta troppo arretrato. Il risultato è che, salvo due punizioni dal limite e un’occasione nel finale per Del Piero, il Messina domina. E al 29′ ha la grande occasione per passare in vantaggio: punizione di un bravissimo D’Agostino, tuffo di testa di Zampagna e palo pieno a Buffon battuto.Nella ripresa la Juve torna a un modulo più congeniale: Capello avanza il baricentro con Zebina e Zambrotta più “alti”, riporta Camoranesi a destra e la partita cambia. Determinante è anche la stanchezza del Messina. Già con gli uomini contati, la squadra di casa non riesce a tenere il ritmo forsennato del primo tempo e il nubifragio scatenatosi a metà ripresa non l’aiuta. La Juve, però, deve fare i conti con il peggior Ibrahimovic della stagione. Lo svedese ha sulla coscienza due clamorose occasioni: al 17′, liberissimo, spara sul palo un assist di Zambrotta e nel finale tira su Storari un’occasione clamorosa, solo davanti al portiere del Messina. Alla fine il pareggio è il risultato più giusto, ma contro il Real ci vorrà un’altra Juve.


MESSINA (3-1-4-2): Storari; Zoro, Rezaei, Cristante; Zanchi; Iliev, D’Agostino (dal 26′ s.t. Giampà), Donati, Zampagna (dal 49′ s.t. D’Alterio), Parisi; Di Napoli, Iliev (dal 26′ s.t. Rafael). A disposizione: 21 Eleftheropoulos, 20 Yanagisawa, 50 Bernando, 30 Cucciari. All.: Mutti.


JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zebina (dal 16 s.t. Zalayeta), Thuram, Montero (dal 31 s.t. Ferrara), Cannavaro; Zambrotta, Camoranesi, Emerson, Blasi (dal 44 s.t. Tacchinardi); Del Piero, Ibrahimovic. A disposizione: 12 Chimenti, 15 Birindelli, 7 Pessotto, 18 Appiah. All. Capello.



ARBITRO: Farina di Novi Ligure.



NOTE – Angoli: 3-2 per la Juventus. Recuperi: 2′ e 5′. Spettatori: 40.000 circa. Bianconeri col lutto al braccio per la morte di Omar Sivori. Ammoniti: Emerson, Zoro, Parisi, Giampà per gioco falloso. Storari e Ibrahimovic per proteste.