Berlusconi: «Con George W. Bush come tra vecchi compagni di scuola»


BRUXELLES.- Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ritiene prematuro parlare di un ritiro delle truppe dall’Iraq e dice che una valutazione su questo potrà essere effettuata a fine anno.


– E’ ancora presto per dirlo – ha risposto Berlusconi alla domanda su quando si potrà iniziare a parlare di exit strategy dall’Iraq – Abbiamo tutti in mente che si deve fare un programma che si baserà sulla capacità delle forze irachene di essere in grado di controllare l’ordine pubblico.


Parlando al termine del summit Nato di ieri a Bruxelles, a margine del quale ha incontrato il Presidente Usa George W. Bush, Berlusconi ha aggiunto:


– Penso che alla fine dell’anno potremo tirare le somme della situazione delle forze militari e di polizia irachene.


Il premier, riferendosi al summit Nato, ha detto che e’ emersa all’unaminita’ la comune volonta’ di dare sostegno alla nascente democrazia irachena.


– La Nato si e’ assunta il compito di addestrare le forze militari e di polizia in modo da arrivare al piu’ presto all’autonoma difesa dell’ordine pubblico da parte dell’Iraq

– ha commentato.


Anche la Spagna, ha detto Berlusconi, «ha voluto sottolineare il suo impegno che e’ aumentato per quanto riguarda l’Afghanistan e che anche per l’Iraq vuole essere un impegno importante per le forze di polizia».


Nel complesso in tutte le riunioni tenute al summit Nato vi e’ stato «un clima di ritrovata unita’».


Berlusconi ha cosi’ sintetizzato quanto emerso nei vari interventi:


– Esiste una civilta’, dei valori comuni condivisi da molti paesi, che nel loro insieme formano l’Occidente. L’Occidente e’ uno solo e ha un braccio operativo costituito dalla Nato…E’ chiaro che questo strumento e’ considerato da tutti importante e quindi occorre fortificarlo.


Berlusconi ha aggiunto che l’Alleanza atlantica puo’ essere utilizzzata in molte situazioni, «non soltanto nei teatri dell’Occidente ma anche in quelli dell’Iraq, dell’Afghanistan e dei Balcani dove la democrazia ancora non c’e’ e dove bisogna farla nascere».


Su questo, ha detto ancora il premier, «non c’e’ stata una sola voce dissenziente».


Un colloquio a 360 gradi nel corso del quale sono stati toccati tutti i temi d’attualita’ internazionale. Cosi’ viene sintetizzato da fonti del governo, l’incontro bilaterale che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha avuto con il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush a margine del vertice Nato.


– Un incontro come al solito molto cordiale a affettuoso, in cui George W. Bush ci ha ringraziato per la nostra linearita’ e per il mantenimento dei nostri impegni – cosi’ il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha descritto il colloquio bilaterale di oltre mezz’ora a Bruxelles con il presidente americano.


– Uno degli apprezzamenti che mi sono stati rivolti e’ che quando Bush parla con me gli sembra di parlare con un vecchio compagno di scuola – ha raccontato il Premier ai giornalisti.


Il premier ha sottolineato «la franchezza di rapporti» con Bush («il si’ e’ si’, il no e’ no»), con cui ha riscontrato «condivisione di vedute e intesa» sulla necessita’ di proseguire «negli sforzi per difendere e diffondere la democrazia che, unica, produce la liberta’».


Al termine i due, a braccetto, si sono diretti verso l’aula dove si è tenuta la plenaria dei Capi di stato e di governo dei paesi aderenti alla Nato. Al colloquio hanno assistito, tra gli altri, anche il ministro degli esteri Gianfranco Fini ed il segretario di stato americano Condoleezza Rice.


Credo che ci dobbiamo lasciare alle spalle ogni divergenza e procedere uniti. Ce n’ e’ tanto bisogno – ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferendosi ai rapporti tra Unione Europea e Stati Uniti.