Il panorama è ancora buio


ROMA.- Ancora buio sul fronte del ripristino delle agevolazioni di viaggio per gli elettori residenti all’estero che rientrano in Italia per votare. A pochi giorni ormai dalle elezioni regionali, dopo due interrogazioni parlamentari, una del deputato (DS) Valerio Calzolaio fatta lo scorso 8 marzo e l’altra del senatore Sebastiano Sanzarello (UDC), responsabile dell’UNAIE per i rapporti con le Istituzioni, del 16 marzo, ancora non si è ottenuta una risposta favorevole dal governo. Il deputato dei Democratici di Sinistra Valerio Calzolaio ha considerato insoddisfacente la risposta data dal sottosegretario agli esteri Margherita Boniver alla sua interrogazione che nasceva da un ordine del giorno presentato al CGIE dal consigliere per la Svizzera Michele Schiavone.


Il Segretario generale dello stesso CGIE, Franco Narducci, ne aveva informato con una lettera il Ministro per gli Affari Esteri.


Riprendendo i contenuti dell’odg, Calzolaio chiedeva al Ministro per gli Affari Esteri e a quello per gli Italiani nel Mondo se il Governo intendesse “ripristinare le agevolazioni di viaggio per tutti gli elettori italiani residenti all’estero nel modo in cui sono state erogate fino alle ultime consultazioni regionali”.


Nella sua risposta il sottosegretario, parlando della gratuità del pedaggio stradale ipotizzato dall’AISCAT, afferma che “non appena perverrà la comunicazione ufficiale, si provvederà immediatamente a informare la rete diplomatico-consolare”. Per le tariffe aeree, per le quali non vige alcuna agevolazione, la Boniver dichiara che il MAE “ha già prospettato alla compagnia di bandiera la propria disponibilità a procedere alla stipula di un nuovo Protocollo con il quale regolare la concessione a favore degli elettori all’estero”, ma fino a oggi nulla si sa al proposito. E per le agevolazioni ferroviarie si stanno ancora facendo accertamenti.


La risposta del sottosegretario Boniver è giudicata da Calzolaio “insoddisfacente poiché, a circa 15 giorni dall’espletamento del voto, non vi è ancora alcuna risposta certa e non sono stati compiuti gli accertamenti del caso. Questo provoca gravi disagi per i nostri connazionali che – continua Calzolaio – non sanno ancora come comportarsi per le relative prenotazioni di viaggio, soprattutto su treni, navi e aerei”.


Per Calzolaio, dunque, “resta ormai un tempo molto limitato per affrontare e risolvere concretamente la questione e, poiché l’odg e l’interrogazione sono stati rivolti sia al ministro per gli Affari Esteri che a quello per gli Italiani nel Mondo, è auspicabile una loro concreta presa di posizione”.


Sullo stesso tema è intervenuta anche Marina Sereni, Responsabile Organizzazione DS che ha dichiarato: “La risposta del governo circa la disponibilità a riconoscere come in passato agevolazioni per il viaggio è stata del tutto inadeguata. A due settimane dal voto nessuna delle convenzioni previste per i viaggi in autostrada, ferrovia o aereo è stata perfezionata. Vogliamo rilanciare una sollecitazione al governo, ed in particolare al Ministro per gli Italiani nel Mondo, perché urgentemente si provveda nella direzione richiesta di recente dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, con un ordine del giorno approvato all’unanimità, e da molte altre associazioni dei nostri connazionali residenti all’estero. In particolare dall’Europa le comunità italiane hanno mantenuto un forte legame con le regioni di provenienza e non è accettabile che non si sostenga la volontà diffusa di partecipare alle elezioni del 3 e 4 aprile prossimi”.


Il Ministero per gli Italiani nel Mondo intanto si sta facendo parte diligente per chiarire con le amministrazioni interessate che la norma contenuta dalla Legge 27 dicembre 2001, n. 459 (Legge Tremaglia) all’art.20, comma 1 (Sono abolite le agevolazioni di viaggio previste dall’articolo 117 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e successive modificazioni, e dall’articolo 26 del testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, nonché, limitatamente alle elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, quelle previste dall’articolo 2 della legge 26 maggio 1969, n. 241) si riferiva unicamente alle elezioni per Camera e Senato e per i Referendum. Non applicabile , quindi, al caso presente che si riferisce ad elezioni amministrative.


Ma il tempo, limitatissimo, rende difficile affrontare e risolvere concretamente la questione.