Non solo affari


Si è svolta a Roma la prima riunione del Consiglio italo-venezuelano per la cooperazione economica presieduta dal Ministro di Pianificazione Economica Jorge Giordani, per il Venezuela, e dal Sottosegretario Bettamio per l’Italia. Si spera che da questa ed altre riunioni che culmineranno in occasione della visita del Presidente Chávez in Italia, scaturiscano accordi economici che diano nuova linfa alle relazioni bilaterali che, negli ultimi anni, avevano subito una brusca frenata.


Si parla di accordi nelle aree di energia, turismo e infrastrutture. Aree importanti che coinvolgeranno grandi imprenditori italiani.


Come italo-venezuelani non può che rallegrarci. Ma come italo-venezuelani ci preoccupa essenzialmente il ritorno che questi accordi avranno per l’imprenditoria locale, quella appunto che fa capo a ditte di connazionali. Alla riunione romana hanno partecipato anche dirigenti della nostra Camera di Commercio e ci auguriamo che la loro presenza sia servita per mettere in evidenza le potenzialità e le necessità delle nostre imprese. Potenzialità che troppo spesso l’Italia ignora, come ha ben puntualizzato Vito Lazzaro in Puglia. Purtroppo molte volte gli affari tra paese e paese coinvolgono multinazionali i cui interessi passano sopra la testa dei nostri piccoli e medi imprenditori. Ma questa volta non può, non deve andare nello stesso modo.


La nostra piccola e media impresa ha sofferto pesantemente delle difficoltà che hanno afflitto il paese negli ultimi anni e da tempo sta chiedendo all’Italia un aiuto per riprendere i ritmi di produzione e lavoro che aveva in passato. Esistono problemi che nel corso di questi incontri ad altissimo livello tra personalità di governo dei due paesi vanno affrontati e risolti. Da quello dei sequestri che rendono difficile l’espansione produttiva dei nostri connazionali che si occupano di agricoltura e allevamento di bestiame nelle zone di frontiera a quello della sicurezza.


Gli affari sono importanti e spesso rappresentano il vero motore che muove le relazioni tra stati ma quando un paese ha “adottato” tanti figli di un’altra nazione i rapporti non possono limitarsi solo ai grandi affari.


Vanno garantite altre cose perchè la vita degli italo-venezuelani sia più prospera e serena. Non può dimenticarlo il Venezuela ma soprattutto non può dimenticarlo l’Italia.