Aggiornati i dati del 67,5% degli italiani residente all’estero


ROMA.- Si continua a parlare dell’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero alla Commissione Affari Esteri della Camera. Nella sua ultima seduta il Governo ha risposto all’interrogazione parlamentare con cui Marina Sereni (Ds) chiedeva chiarimenti in merito allo stato dell’Aire in prossimità del prossimo appuntamento referendario, in cui definiva, tra l’altro, “molto preoccupante” l’inattendibilità di circa un milione e mezzo di situazioni, variamente intrecciate tra l’AIRE e gli elenchi consolari. Secondo i dati forniti dal Governo, ad oggi l’allineamento dei dati interessa il 67,5% degli italiani residenti all’estero, pari a 2 milioni 720 mila persone.


Riportiamo di seguito il testo completo della risposta.


“In vista del prossimo appuntamento referendario, è stata effettuata una nuova operazione di allineamento dei dati presenti nelle AIRE gestite dai Comuni italiani con quelli contenuti negli schedari degli Uffici diplomatico-consolari: ciò al fine di elaborare la versione più aggiornata dell’elenco unico dei cittadini italiani residenti all’estero, dal quale ottenere le relative liste elettorali, ex articolo 5 della Legge 459/01. Rispetto alle precedenti operazioni di allineamento dei dati realizzate in occasione dei pregressi eventi elettorali che hanno interessato i connazionali all’estero, accanto all’allineamento “classico” basato su identità di nome, cognome e data di nascita dei connazionali, sono stati utilizzati nuovi e più elastici criteri statistico-informatici di incrocio, basati sulla coincidenza delle prime lettere del nome, e completa identità del cognome e della data di nascita, per poi passare alle prime lettere del cognome e così via fino al limite massimo consentito per non incorrere in concrete possibilità di errori. Tale operazione, approvata in seno al Comitato permanente anagrafico-elettorale (istituito ai sensi dell’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica n. 104/03 recante il Regolamento di attuazione della legge sul voto all’estero), ha consentito di allineare circa 400.000 nuove posizioni. Dall’inizio degli allineamenti, avviati in occasione dei referenda del giugno 2003, ad oggi, il totale delle posizioni allineate è di circa 700.000, il che giustifica ampiamente la validità tecnica di questa procedura.


L’attuale situazione degli elenchi anagrafico-elettorali è pertanto così delineata: in elenco unico dei residenti all’estero, finalizzato alla formazione delle liste elettorali per la Circoscrizione estero, risultano, a seguito delle ultime operazioni di aggiornamento, circa 2.720.000 posizioni allineate, pari al 67,5 per cento. Concorrono altresì alla formazione dell’elenco unico circa 700.000 posizioni di iscritti in AIRE, mentre restano escluse dall’elenco aggiornato le posizioni presenti solo negli schedari consolari. Per tutte le posizioni che concorrono alla formazione dell’elenco aggiornato sono stati effettuati accurati controlli informatici sia da parte del Ministero dell’interno che da parte del Ministero Affari Esteri, per una bonifica preventiva dei dati ivi presenti, nel rispetto delle normative vigenti in materia. Delle posizioni non allineate, cioè presenti solo negli schedari consolari, potranno comunque essere recuperate ai fini dell’espressione di voto all’estero per corrispondenza quelle rispondenti al dettato degli articoli 16 e 17 del regolamento di attuazione della Legge 459/2001, per le quali quindi è stata avviata la procedura formale di iscrizione AIRE entro i termini di legge. In vista delle prossime elezioni politiche, è oggetto di approfondito esame da parte del predetto Comitato permanente anagrafico-elettorale l’attuazione di una apposita operazione di mailing condotta di comune accordo da Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri, e Ministro per gli Italiani nel mondo, indirizzata a tutti i connazionali le cui posizioni risulteranno ancora non allineate, al fine della loro inclusione o esclusione nell’elenco dei residenti all’estero e quindi nelle liste elettorali. In merito, lo stesso Comitato sta valutando eventuali proposte di modifiche e/o integrazioni normative per consentire la definitiva sistemazione anagrafico-elettorale delle posizioni così recuperate. Il Ministero degli Affari Esteri ha già interessato la rete diplomatica europea affinché intensifichi il dialogo con le rispettive Autorità di accreditamento per favorire le operazioni di scambio dei dati anagrafici aggiornati dei nostri connazionali residenti nei Paesi europei; in questo contesto, sono in corso negoziati con le Autorità tedesche per giungere ad un accordo bilaterale in materia anagrafica”.