Il Prodotto mondiale crescerá 4,3 per cento il prossimo anno


ROMA – Il Fondo monetario internazionale prevede per il 2005 una crescita del Pil mondiale del 4,3 per cento, in lieve accelerazione al 4,4 per cento nel 2006. E’ quanto si legge nel World Economic Outlook, che per Eurolandia peggiora la stima all’1,6 per cento nel 2005 (meno 0,6 punti percentuali rispetto alle stime fornite lo scorso settembre) e prevede una crescita del 2,3 per cento nel 2006. I tecnici di Washington hanno invece migliorato di 0,1 punti percentuali le previsioni per gli Usa, che cresceranno sia quest’anno che il prossimo a un ritmo del 3,6 per cento annuo.


Una crescita debole, in larga parte dipendente dalle esportazioni e quindi dalla congiuntura mondiale, e su cui aleggiano diversi rischi: questo il quadro che il Fondo monetario internazionale, nel World Economic Outlook, tratteggia per l’economia di Eurolandia, che dovrebbe registrare nel 2005 una crescita dell’1,6 per cento, in accelerazione al 2,3 per cento nel 2006.


“La crescita – notano gli economisti del Fmi – resta eccessivamente dipendente dagli sviluppi globali, specialmente in Germania’’, si legge nel rapporto. Ma sulle esportazioni pesano alcuni rischi, fra i quali il rapporto del Fmi cita il possibile ulteriore apprezzamento dell’euro a causa del forte deficit corrente Usa. La domanda interna, del resto, stenta a sostenere la crescita del Pil di Eurolandia, e potrebbe essere ulteriormente indebolita da una serie di fattori di rischio. Innanzitutto i prezzi petroliferi, gia’ elevati e volatili. Poi un eventuale calo della fiducia dei consumatori, un aumento dei risparmi a causa delle incertezze sul futuro delle pensioni e della sanitá pubblica, e infine un forte deprezzamento degli immobili.


“In queste circostanze – concludono i tecnici di Washington riferendosi alla Banca centrale europea – la politica monetaria dovrebbe restare ferma fino a quando non si sara’ chiaramente stabilita una ripresa autosufficiente’’.


Crescita dell’1,2 per cento nel 2005, in accelerazione al 2 per cento nel 2006. Con un rapporto deficit/Pil “che si prevede cresca significativamente’’ e che dovrebbe raggiungere il 3,5 per cento quest’anno e il 4,3 per cento il prossimo. Sono queste le principali previsioni del Fondo monetario internazionale per


Con il deficit corrente Usa a livelli record, “un ulteriore e forse disordinato deprezzamento del dollaro non si puó escludere”. E’ quanto afferma il World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale. Il Fmi avverte anche, a proposito del caro-petrolio, che “l’impatto di ulteriori forti aumenti potrebbe essere piú marcato, specialmente se dovesse ripercuotersi sulla fiducia o sulle aspettative d’inflazione’’.