Milan, blackout e risveglio


FIRENZE. –

Una buona Fiorentina e 45 minuti di black-out rossonero spaventano Ancelotti che rischia di lasciare la Toscana ancora con una sconfitta dopo quelle patite a Livorno e Siena. Ma la cabala e’ sfatata: basta che Serginho metta il turbo e che Sheva si svegli per far passare la paura creata dal gol di Maresca per il vantaggio viola. Finisce 2-1 per i rossoneri, con una doppietta dell’ ucraino, abilissimo a sfruttare le consuete amnesie difensive viola. Al Milan, per vincere, basta giocare 20 minuti da Milan e poi controllare. E pensare che per tutto il primo tempo e a tratti anche nella ripresa, la squadra di Zoff e’ brava e bella. Ma non basta e il risultato finale e’ l’ ennesima dimostrazione di una annata storta. I viola questa sera pero’ un merito lo hanno, quello di aver giocato alla pari col Milan. La Fiorentina mette in pratica le indicazioni di Zoff (”Non partiamo battuti”) e nei primi venti minuti fa vedere al Milan di non essere da meno dei rossoneri, nonostante la classifica imponga a questo match l’ appellativo di testa-coda. Che i viola siano in palla lo dimostra la quantita’ di lavoro a cui e’ sottoposto Dida rispetto al collega Cejas. Il portiere argentino si fa notare solo per una uscita in tuffo su un traversone dalla sinistra; quello del Milan e’ minacciato un paio di volte da Miccoli (tiro alto e punizione parata) e soprattutto e’ salvato dalla traversa su un colpo di testa di Pazzini (18′), al termine di una azione corale in cui entrano Maresca, Donadel, Chiellini che crossa e Jorgensen che rifinisce di testa. Le fiammate viola sono avvisi per il Milan, messaggi che annunciano il peggio. Il crac rossonero si materializza al 25′. Angolo di Miccoli, spizzata di Chiellini, deviazione di Nesta su cui irrompe Maresca che di testa batte Dida da dentro l’ area piccola. Il Milan e’ colpevole per non trovare le cadenze giuste, sembra quasi che giochi compassato come se pensasse che questa Fiorentina possa essere mangiata in un boccone solo quando vuole. Ma non e’ cosi’: i viola colgono l’ attimo e fanno la partita, giocano costantemente nella meta’ campo rossonera. Al Milan, che Ancelotti manda in campo orfano di Seedorf (diifidato e a rischio per la sfida con la Juve del prossimo turno) e Pirlo, non funzionano le fasce dove Cafu e Serginho appaiono in apnea, Kaka’ gira quasi sempre a vuoto, e Rui Costa non riesce a far ripartire l’ azione in maniera efficace. Le punte restano isolate: Tomasson non si vede mai, Sheva, almeno, corre. Solo dopo lo svantaggio il Milan, mosso dall’ orgoglio, prova ad entrare in partita, ma tiri verso la porta di Cejas non ce ne sono. Ora la squadra di Ancelotti e’ piu’ propensa ad attacare, ma la svolta tattica offre ai viola l’ arma del contropiede. Miccoli, al 45′, vola sulla fascia sinistra, dove Cafu e Nesta non riescono ad arginarlo, crossa una palla deliziosa a centro area: Pazzini va piu’ in alto di Stam e la sua deviazione aerea sfiora la base del palo alla sinistra di Dida. Insomma, c’e’ sola la Fiorentina: un gol, una traversa, un’ altra chiara occasione da rete. La Fiorentina sembra il Milan. Donadel e Maresca sono i padroni del centrocampo, Ariatti gioca senza timore contro Serginho, Pazzini e Miccoli lottano da gladiatori contro Stam e Nesta, Jorgensen, che galleggia spesso tra la linea dei centrocampisti e quella delle punte, mette spesso in difficolta’ Cafu e Gattuso. Insomma, il Milan e’ svuotato. Ma Ancelotti ha i campioni e la Fiorentina e’ sempre la Fiorentina anche se stasera ha cuore, polmoni e gioco. Insomma e’ una squadra che in qualsiasi momento puo’ compiere una ingeniuta’ che puntuale si presenta dopo 45 secondi della ripresa. Su un cross di Serginho, Viali liscia, Ujfausi non fa in tempo a chiudere e Sheva trova la deviazione vincente per l’ 1-1. Ora e’ un’ altro Milan: quello brutto resta nello spogliatoio e quello dei talenti e’ in campo a giocare. Ritmi piu’ alti, Cafu’ e Serginho che spingono come forsennati e la Fiorentia comincia a soffrire la pressione. La reazione del Milan da’ frutti al 10′: altro cross di Serginho, che si beve Maggio, Chiellini salta a vuoto e Sheva di testa la metta ancora dentro. I rossoneri giocano e mordono e la difesa, con Costacurta centrale e Stam spostato a sinistra e’ piu’ quadrata. La Fiorentina pero’ non muore, reagisce. I viola, dal 13′ al 23′, con Miccoli, Chiellini, Miccoli e Pazzini sfiorano il pari. Emozioni a non finire, altro che testa-coda, la partita e’ entusiasmante. Il Milan sfiore il 3-1 con Cafu (deviazione di Cejas sul palo) e subito dopo Pazzini quello del 2-2 negato ancora una volta da Dida. Zoff risponde con il tridente (Bojinov dentro per Chiellini) alle mosse di Ancelotti (Pirlo per Tomasson, Seedorf per Rui Costa). I viola non ci stanno a perdere, stringono d’ assedio l’ area rossonera e cercano il pari in tutti i modi, ma un po’ di imprecisione e le parate di Dida fanno si’ che il risultato non cambi piu’. La missione del Milan e’ compiuta: resta in vetta in attesa del risultato della Juve. La Fiorentina non smuove la classifica, ma esce tra gli applausi.


FIORENTINA-MILAN 1-2



Fiorentina (4-4-2): Cejas 6, Maggio 5, Viali 5, Ujfalusi 6, Chiellini 5 (33′ st Bjinov sv), Ariatti 6, Maresca 6.5, Donadel 6, Jorgensen 7, Miccoli 6.5, Pazzini 7 (22 Lupatelli, 33 Delli Carri, 5 Obodo, 7 Di Livio, 10 Nakata, 9 Rigano’). All: Zoff 6.5.


Milan (4-3-1-2): Dida 6.5, Cafu 6.5, Nesta 6, Stam 6, Costacurta 5.5, Gattuso 6.5, Rui Costa 5.5 (15′ st Seedorf 6), Serginho 7 (39′ st Pancaro sv), Kaka’ 6, Shevchenko 7.5, Tomasson 5 (24′ st Pirlo 6) (17 Abbiati, 11 Crespo, 9 Inzaghi). All: Ancelotti 6.



Arbitro: De Santis di Roma 6.5.


Reti: nel pt, 25′ Maresca; nel st, 1′ e 10′ Shevchenko.


Angoli: 10-6 per la Fiorentina. Ammoniti: Gattuso, Cafu, Maggio, Stam e Donadel per gioco falloso, Kaka’ per comportamento non regolamentare. Recupero: 0′ e 4′. Spettatori: 45.909 (paganti 22.290 per un incasso di 506.912 euro; abbonati 23.619, quota 427.946), totale incasso 934.858 euro.


I GOL 25′ pt – Angolo di Miccoli, spizzata di Chielini, deviazione di Nesta, sulla palla si avventa Maresca che, di testa, a due passi da Dida, lo batte. 1′ st – Serginho si libera di Maggio e crossa, Viali liscia, Ujfalusi non fa in tempo a chiudere, irrompe Shevchenko e segna. 10′ st – Azione fotocopia del Milan: ancora cross di Serginho, Chiellini salta a vuoto e Sheva di testa supera Cejas.