L’Europa guardi oltre i suoi confini


AQUISGRANA.- «Che lo voglia o no, l’Europa é costretta a guardare oltre i propri confini, potrá farlo con maggiore autorevolezza ed efficacia se agirá come un unico soggetto politico».


Da Aquisgrana, alla vigilia dell’assegnazione del Premio Carlo Magno, Carlo Azeglio Ciampi indica all’Unione Europea le nuove sfide a cui non puó sottrarsi, in un mondo che cambia sempre piú velocemente e suscita «interrogativi e incertezze».


Per assolvere il suo compito, aggiunge il Presidente della Repubblica, occorrono istituzioni europee rafforzate. Occorre quindi «l’entrata in vigore del Trattato Costituzionale e il consolidamento di un’unione politica».


Ciampi ha preso brevemente la parola alla cena organizzata in suo onore dal direktorium che gli ha conferito il Premio Carlo Magno 2005, che gli sará consegnato oggi. Fra i presenti il ministro dell’interno Otto Schily, che ha rivolto all’ospite calorose parole di amicizia. Il capo dello Stato lo ha ringraziato e ha colto l’occasione per ribadire il forte legame fra Italia e Germania, che ha definito «una certezza nella realtá europea», un rapporto che si ancora piú rinsaldare, sulla scia del comune spirito di promotori dell’Europa comune.


Questa Europa, ha aggiunto, deve fronteggiare nuovi problemi. Perció deve dotarsi di una unitá politica e di istituzioni piú forti, quali sono delineate nella Costituzione europea. E deve sviluppare la piena potenzialitá dela zona euro che e oggi «il nucleo pulsante dell’Europa». L’area dell’euro, ha sottolineato, é «la piattaforma su cui, quali che siano gli eventi esterni, impostare il rilancio politico de economico dell’Europa». Anche in questo, Ciampi indica un terreno di impegno comune italo-tedesco.


Un impegno che iscrive nell’antico solco tracciato da Alcide De Gasperi, vincitore del Premio Carlo Magno nel 1952. Dello statista trentino, Ciampi ha citato questa frase, di quell’anno:


– Italia e Germania, in Unione con altri governi europei hanno proceduto e procedono fianco a fianco, convinte di servire nel miglior modo possibile anche i loro interessi nazionali.


Ciampi ha sottoscritto pienamente queste parole, che considera attuali.


Il capo dello Stato ha poi parlato della necessitá di conquistare pienamente i giovani alla causa europea.


– Va loro ricordato – ha detto – che senza l’Europa non avrebbero mai raggiunto un cosí diffuso benessere, una cosí ampia libertá. Non godrebbero i benefici della pace. E va loro dimostrato che il rafforzamento dell’unitá dell’Europa ha una diretta rilevanza sulla loro vita quotidiana, sull’occupazione, sulla sicurezza, sulla reciproca convivenza. Va loro spiegato che l’Europa é giá una nell’economia, nella scienza, nella cultura. Cosí siamo visti dal resto del mondo. Cosí dobbiamo vederci noi stessi.