Il Senatore Danieli ha sottolineato l’importanza del voto all’estero


SAN PAOLO  –

Il vice presidente della Commissione esteri del Senato Franco Danieli si è incontrato, al Circolo Italiano di San Paolo, con i giovani delle Associazioni giovanili JOVEB, Giovani Uniti, Giovani Campani, accompagnato dalla responsabile del partito politico della Margherita per il Brasile Natalina Berto e Ána Lúcia Serra della Commissione Giovani del Comites.


Danieli, che sta effettuando un giro in Sud America nella sua veste di Responsabile per gli italiani all’estero della Margherita ha risposto alle numerose domande, non senza sottolineare, tra l’altro, che ci vuole un “bel coraggio per vivere a San Paolo”.


Nel suo viaggio attraverso il Cile, Uruguay, Argentina ed ora in Brasile , Danieli ha messo in rilievo l’estrema importanza del fatto che, per la prima volta nella storia, gli italiani all’estero potranno eleggere i loro rappresentanti al Parlamento italiano.


Con iniziative di natura politica la campagna elettorale è già iniziata con due visioni progettuali dell’Italia una del centrosinistra e l’altra del centrodestra. Finora i politici nel “bel paese” hanno sempre avuto una concezione romantica dell’emigrazione, dovranno, ora, affrontare le realtà che i nuovi parlamentari porteranno in patria. Con le elezioni nelle quattro grandi aree geografiche, che contano circa 4 milioni di persone con cittadinanza, espressione delle comunità all’estero, soggetti attivi determinati a partecipare e che andranno a votare, così si auspica.


Da queste parti nella circoscrizione America latina, potendo eleggere tre deputati e due senatori, cambierà il rapporto mentale dei politici italiani rispetto a questa parte del mondo, ma cambierà anche quello dei rappresentanti eletti, che potranno constatare da vicino le realtà italiane, creando, così, un nuovo rapporto con il governo italiano.


L’Italia ha “esportato” dal 1860 al 1975, 27 milioni di cittadini che con i loro discendenti ora compongono lo scacchiere nel quale tutti devono lavorare sodo, sono state create con ciò due Italie, ma ci auguriamo che ben presto il tutto formi una comunità omogenea.


Luciano Neri, vice coordinatore della Circoscrizione estero della Margherita, ha, da parte sua, messo in risalto il fatto che in Italia vi sia una crisi culturale, politica e sociale che sfocia nella crisi economica, indicatori pericolosi di illegalità, basso tasso demografico, crisi ambientale, mancanza di democrazia nell’informazione, forti livelli di delegittimazione.


D’altra parte, ha proseguito Danieli, dal 1976 è ripresa l’emigrazione italiana all’estero con forte esportazione intellettuale di giovani l’Italia è ferma perché non ha più stimoli, bisogna fare scelte saggie e coraggiose per sentirsi utili inquanto cittadini del mondo.


Quanto alla rete consolare, ha aggiunto il vice presidente della Commissione esteri del Senato, “questo governo ha fatto tagli di fondi del 53% e solo a San Paolo c’è una fila di richieste di cittadinanza di 153.000 persone, il che vuol dire che con le attuali strutture ci vorranno 9,6 anni per rispondere a tutte”.


Nel passato ci sono stati 180 accordi tra Università italiane e Latino americane, di questi solo 20 sono operativi, la Margherita, ha detto Danieli , ha un progetto nel medio lungo periodo per un Istituto Euro-Latino-Americano che pretende coinvolgere migliaia di studenti all’anno, con le università di Bologna, Pisa, Padova ed altre, per laurea, master e dottorato potendosi creare così un sistema indirizzato alla produzione.


È necessario un network della italianità nel mondo – ha affermato, in conclusione, Danieli – l’informazione di ritorno manca, anche se è uno strumento fondamentale per l’integrazione. Richiesto di un parere sulla legge che permette la cittadinanza ai nati da parte di madre italiana solo dal 1948 in poi – ha affermato – che è “una legge discriminante, incompatibile con le pari dignità e i diritti dei cittadini, quindi va abolita”.