La voce della speranza


ROMA.- Un filo di speranza ha squarciato il buio dell’attesa nel caso del sequestro della giovane volontaria Clementina Cantoni, avvenuto in Afghanistan domenica scorsa. I sequestratori di Clementina hanno fatto ascoltare la voce della giovane milanese, registrata su un nastro, durante una telefonata con una fonte che fa capo all’ intelligence italiana. Lo si è appreso in ambienti vicini agli 007. Nella registrazione, Clementina Cantoni ha detto il suo nome ed altri particolari di sé, che sono risultati veri. Gli uomini dell’ intelligence hanno così avuto conferma che la strada seguita per arrivare alla liberazione della giovane “è quella giusta’’. Individuato il canale per il contatto con i rapitori, gli uomini che indagano sul sequestro sperano in una conclusione abbastanza rapida del caso, del quale stanno occupandosi attivamente anche il Ministro ed il viceministro dell’ Interno dell’ Afghanistan.


Fonti informate sui contatti in corso non escludono che la trattativa con i rapitori possa essere impostata effettivamente sulla scarcerazione di una persona da parte delle autorità afghane in cambio della liberazione della cooperante italiana.