Ocse: l’Italia è la zavorra del’UE


ROMA.- L’Italia è in recessione, a fine anno il Pil indietreggerà dello 0,6% e il deficit “volerà” ben oltre il 4%, fino ad assestarsi al 4,4% del Pil. Nel 2006 la situazione in assenza di interventi potrebbe vedere un ulteriore deragliamento dei conti al 5% mentre la crescita si riprenderà un po’ all’1,1%. Uno scenario “nero” quello fornito dall’Ocse che nel suo ultimo Outlook (il rapporto di previsione) presentato a Parigi ha evidenziato come il nostro paese sia diventato, insieme alla Germania, zavorra di Eurolandia la cui crescita sarà quest’anno solo dell’1,2% per risalire al 2% nel 2006 contro le previsioni di dicembre di una crescita rispettivamente dell’1,9-2,5%.


Unico punto positivo l’inflazione, ferma al 2% quest’anno e il prossimo, ma il capo-economista dell’organizzazione di Parigi, Jean-Philippe Cotis avverte: i prezzI sono stata la causa della perdita di competitività dell’Italia, attenzione a che non salgano di nuovo quando tornerà la ripresa.


L’Ocse vede nero anche sul fronte del cavallo di battaglia dell’Italia, l’occupazione: “dopo la metà del 2004 l’impatto delle riforme sul mercato del lavoro ha iniziato ad affievolirsi” e le stime del tasso dei senza lavoro salirà all’8,4% quest’anno e il prossimo, superando le stime di 7,5 e 7,3% indicate a dicembre.


A dare la ricetta al nostro paese è lo stesso Cotis. E’ necessario contenere l’inflazione e mantenerla in linea con quella dei paesi europei; riformare i settori chiave del paese soprattutto quelli in cui gli alti costi della produzione danneggiano la competitività e contenere al massimo i salari facendo un “patto” con tutte le forze sociali. “Certo è più facile star qui e dare consigli da lontano che metterli lì in pratica – ha detto Cotis – ma l’Italia per vivere bene nell’Unione monetaria, deve restare sul tasso di inflazione attuale, per questo sono importanti riforme economiche che contribuiscano ad abbassare i prezzi dove sono troppo elevati”.L’ANALISI