Gli Istituti Italiani di Cultura tra promozione culturale ed economia


ROMA.- Preceduta da un pranzo offerto dal Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Giampaolo Bettamio, la III Conferenza dei Direttori degli Istituti Italiani di Cultura si aprirà questa mattina, con l’intervento del Ministro degli Affari Esteri, Gianfranco Fini, del Ministro per i Beni Culturali, Rocco Buttiglione, e del Presidente del Senato, Marcello Pera. Per approfondire i rapporti tra promozione culturale e ricadute economiche e commerciali, alla Conferenza parteciperà anche il Vice Ministro per le Attività Produttive, Adolfo Urso.


Obiettivo della Conferenza è dare nuovo slancio alla promozione di un’immagine moderna ed aggiornata del nostro Paese all’estero e della nostra cultura, attraverso il contributo che gli 89 Istituti Italiani di Cultura, distribuiti in 60 Paesi, possono dare in coordinamento ed in sinergia con le Ambasciate, i Consolati e tutte le altre articolazioni del «Sistema Italia», quali l’Ice, l’Enit, le Camere di Commercio e la Confindustria.


In particolare la Conferenza si propone di raggiungere il superamento di una visione settoriale dell’attività degli IIC, grazie allo sviluppo e al rafforzamento dei rapporti con i settori di punta dell’economia italiana. Una speciale attenzione sarà perciò dedicata alle produzioni agroalimentari di qualità, frutto di una cultura millenaria e componenti dello «stile italiano» nel mondo.


Altro obiettivo della Conferenza sarà l’approvazione di un «Decalogo» che indichi alcune linee guida valide per tutti gli Istituti, indipendentemente dal Paese in cui operano, per le loro principali attività: la proiezione dell’immagine del Paese; la presentazione dell’Italia moderna; la promozione delle eccellenze scientifiche e tecnologiche; la valorizzazione delle missioni archeologiche e del restauro; la diffusione dell’italiano; la raccolta e documentazione della produzione letteraria italiana; la promozione del patrimonio artistico e culturale italiano; la ricerca della partecipazione straniera alla scena culturale del nostro Paese; l’informazione sulla realtà culturale nazionale; ed infine l’attenzione alle esigenze delle collettività italiane.


I direttori degli 89 Istituti di Cultura riuniti alla Farnesina punteranno, inoltre, l’attenzione alla definizione di un segno identificativo comune, che renda riconoscibili gli Istituti nelle realtà in cui operano: alla Conferenza sarà avviata una riflessione sull’armonizzazione delle forme e degli strumenti di comunicazione di cui si avvalgono gli Istituti, senza escludere una possibile rielaborazione del logo degli IIC.


Per assicurare un maggior approfondimento dei temi in discussione, il programma della Conferenza prevede Sessioni Plenarie e Tavole Rotonde su temi specifici, le cui conclusioni saranno poi presentate e dibattute in Plenaria.


In particolare la prima sessione plenaria, che aprirà domani i lavori, sarà dedicata a «La cultura italiana nel mondo: obiettivi e strumenti». Faranno seguito, in contemporanea, sei tavole rotonde, destinate ad approfondire tematiche settoriali di particolare rilievo per l’attività degli Istituti Italiani di Cultura: «L’identità culturale dell’Italia», «L’italiano come lingua viva e di cultura», «Rassegne e progetti di cooperazione culturale», «Strumenti di diffusione della cultura italiana: editoria e mezzi di comunicazione», «Rapporti con le imprese ed altri soggetti del Sistema Italia» e «Gli Istituti Italiani di Cultura quali promotori del dialogo tra culture».


La prima giornata si concluderà con un incontro dei Direttori degli Istituti di Cultura presso la Facoltà di Architettura dell’Università «La Sapienza».


Il programma del 27 maggio si aprirà con una seconda sessione plenaria, dedicata al tema «Gli Istituti di Cultura come centri di promozione e cooperazione culturale», che sarà presieduta dal Segretario Generale della Farnesina, Umberto Vattani.


Dopo un’introduzione del Direttore Generale per la Promozione e la Copoerazione Culturale, Anna Blefari, e dell’Ispettore Generale del Ministero degli Affari Ester, Alessandro Vattani, gli intervenuti dibatteranno sulle strategie da adottare per adeguare la comunicazione degli Istituti alle esigenze della moderna società dell’informazione e alle modalità di interazione con l’ambiente culturale dei Paesi in cui operano. Un rilievo particolare sarà dedicato al rapporto con le Università locali.


La III Conferenza dei Direttori degli Istituti Italiani di Cultura avrà termine sabato 28 maggio, con una sessione plenaria dedicata agli aspetti gestionali ed organizzativi.