Non sciupiamo questa occasione


Il 12 e 13 giugno votiamo anche noi. Sará la prima volta; la prova del fuoco. Quasi tre milioni di italiani all’estero – quanti esattamente saranno dipenderá dal lavoro effettivo di controllo e depurazione delle liste degli elettori all’estero che é ancora in corso – potranno esprimersi liberamente, democraticamente e onestamente.


Non entriamo in merito agli argomenti oggetto dei quattro referendum. Altri, certamente con maggior autoritá per affrontarli, lo faranno su queste colonne aperte come sempre a quanti desiderino esprimere le proprie opinioni. Ognuno di noi deve votare, con onestá e secondo le proprie convinzioni, coscienti comunque che il progresso e lo sviluppo della societá – lo insegna la Storia – lo si puó rallentare, ma non certo fermare.


Non si puó mancare a questo appuntamento. L’esercizio del diritto di voto, per tanti anni negato a chi vive l’Italia fuori d’Italia, é per tutti noi soprattutto un dovere. E lo é perché nella misura in cui partecipiamo, nella stessa misura contribuiremo a costruire un Paese migliore e saremmo presi in considerazione dal mondo politico italiano. Ovvero, conteremo.


L’astensione, per chi vive nel mondo dell’emigrazione, checché si dica non é l’alternativa. Vuol dire, in Italia, cadere nel trabocchetto di chi desidera far fallire il referendum. E, per chi vive all’estero, dare ulteriori argomenti a coloro che per anni hanno osteggiato il nostro diritto di partecipare alla vita politica e civile del Paese. Dopo tante battaglie, tante frustrazioni, rappresenterebbe una scelta incomprensibile.


Dimostrare il nostro interesse per lo sviluppo futuro dell’Italia, é smentire con prove irrefutabili coloro che si atteggiano in esperti della nostra realtá ma che poi, nel fondo, ne ignorano l’essenza.


Infine, é doveroso segnalare, come giá accennato, che la nostra partecipazione in questo referendum, nonostante le sollecitazioni all’astensione che pur giungono dall’Italia, ci permetterá di affrontare meglio la prossima scadenza elettorale, quella piú importante delle “politiche” del 2006; di familiarizzarci con la meccanica del voto per corrispondenza e verificare la propria posizione nel registro elettorale.


Non sciupiamo quindi questa occasione che ci viene offerta.