LE NUOVE FRONTIERE


La denominazione iniziale della Congregazione delimitava anche la finalità: «pro italis emigratis». Ma sappiamo che il Beato Scalabrini aveva in animo di allargare il campo di intervento ad altre nazionalità. Accolse seminaristi polacchi, si interessò presso i Vescovi del Lussemburgo e del Belgio per l’apertura di un seminario internazionale, collegato alla fondazione di Piacenza, per preparare sacerdoti per gli emigrati europei. L’ultimo suo scritto è un memoriale inviato alla Santa Sede per suggerire la creazione di un organismo che si interessasse di tutti gli emigrati cattolici.


Di fatto, fino agli anni ’60, gli Scalabriniani si limitavano all’assistenza degli italiani. Furono gli avvenimenti a spingere la Congregazione a rileggere alla luce dei «segni del tempo» il carisma e l’intuizione del Fondatore e nelle nuove Regole di Vita il fine viene cosí precisato: «…ci dedichiamo a tutti coloro che, a causa delle migrazioni, per vere necessità esigono una cura pastorale specifica».


Il campo di lavoro si è dilatato immediatamente. Le richieste di intervento si sono moltiplicate al di là delle nostre forze limitate, ma è il caso di dire che è cominciata una nuova primavera. Le migrazioni interne del Brasile e di altri Stati del Sud America; gli esodi, che sono autentiche fughe dalla povertà e dalla violenza degli Stati del Centro America; gli spostamenti in massa delle popolazioni asiatiche, filippine in primo luogo; gli appelli che ci arrivano dall’Africa e hannno portato alla scelta del Sud Africa come prima base di intervento: ecco le sfide e gli appelli coi quali è confrontata la nostra piccola Congregazione e che ci fanno sentire al centro del più grave problema dei nostri giorni: le migrazioni come risultato e sintesi di povertà, di violenza, di sfruttamento, di intolleranze di ogni genere. Ed anche le nazioni europee, tradizionalmente Paesi di emigrazione, sono diventate la meta sognata dai poveri dell’Africa, dell’Asia ed anche dell’America.


Quanti gli emigrati nel mondo oggi? 150-180 milioni? Ma si parla già di una massa di mezzo miliardo pronta a partire nei prossimi anni.