Indispensabile la ricerca sulle staminali embrionali


Roma.- “Rifiutiamo completamente l’affermazione che la ricerca sulle cellule staminali embrionali non sia indispensabile”. Con queste parole i maggiori esperti europei del settore inviano un documento, firmato anche dai Nobel italiani Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco, per “esprimere la loro solidarietà ai colleghi italiani” e affermando l’importanza della ricerca in questo settore.


Gli scienziati europei, quindi, scendono in campo accanto ai colleghi italiani a sostegno della ricerca sulle cellule staminali embrionali, uno dei quesiti referendari sulla legge 40 su cui gli italiani saranno chiamati a pronunciarsi domenica e lunedì prossimi.


– Si tratta di un documento – spiega la Montalcini, ricordando che lei, domenica prossima, voterà quattro sì – finora firmato da ben 130 scienziati, ed è un appello internazionale per modificare uno dei punti della legge 40 che ci sta più a cuore. Una legge – conclude il premio Nobel – con cui la ricerca italiana rischia davvero di tornare al Medioevo’’.


Nel documento, che porta la firma anche dei premi Nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini, si auspica l’esito positivo del referendum del 12 e 13 giugno, ricordando l’importanza della ricerca in questo campo.


“L’Italia – si legge nel manifesto – deve essere in prima linea nella ricerca biomedica, in modo da ricevere pienamente i benefici derivati dalla scoperta di nuovi farmaci e trattamenti”. Per questi motivi, sostengono i firmatari del documento, “auspichiamo vivamente che il referendum del 12-13 giugno porti un sì per il diritto dei nostri colleghi a condurre la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane. Sosteniamo, quindi, la loro azione decisiva in favore di questo risultato che interessa l’intera comunità scientifica”. Alla luce della legge sulla fecondazione artificiale, rilevano infatti i ricercatori nell’appello diffuso oggi, gli scienziati italiani rischiano di essere tagliati fuori dal circuito scientifico internazionale. “Compito degli scienziati – affermano – è studiare le cellule staminali embrionali e adulte in parallelo, con rigore metodologico e senza pregiudizi”.