Berlusconi lancia l’appello ai moderati


ROMA.- Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha invitato gli esponenti “moderati “ della Margherita e il loro leader Francesco Rutelli a lasciare il centrosinistra ed unirsi allo schieramento “moderato” del centrodestra. Ma Rutelli ha respinto duramente l’invito, liquidandolo come una “sciocchezza”.


– Faccio un invito ai moderati della Margherita che vivono male l’alleanza con la sinistra estremista: lasciate quella collocazione innaturale e costruite con noi la grande casa dei moderati – ha detto Berlusconi ad un convegno di Forza Italia sul partito unico del centrodestra.


Ai giornalisti che gli chiedevano se Rutelli accetterà il suo invito, Berlusconi ha risposto: – Non mi sembra che sia in una compagnia che gli piaccia tanto.


“Lasciate una collocazione innaturale e venite con noi nella casa comune dei moderati e dei riformisti”. Questo, tra il serio e il faceto l’appello lanciato ieri da Silvio Berlusconi agli esponenti delle forze moderate dell’opposizione dato che, secondo il presidente del Consiglio, “non possono che concludere un percorso in una grande forza democratica, popolare e liberale. Non posso pensare che scelgano l’autoannullamento in una permanente alleanza con Rifondazione comunista”. Parlando a margine del convegno del comitato di Todi sulla casa comune del centrodestra, il premier ha rivolto l’appello in particolare a Francesco Rutelli che, a detta del capo dell’esecutivo, “non sta in una compagnia che gli piace tanto”.


Parlando del progetto per la creazione della formazione unitaria della maggioranza, il capo dell’esecutivo è tornato sull’importanza della “fusione” in Parlamento dei gruppi della Cdl, a cominciare da Forza Italia, Alleanza Nazionale e Udc, e della creazione di un “comitato elettorale” e di un “motore centrale” che detti l’agenda delle cose da fare. “Bisogna dare subito dei segnali forti – ha detto Berlusconi – per questo la fusione dei gruppi parlamentari dovrà essere realizzata entro luglio in modo che alla ripresa dei lavori sia visibile plasticamente che non ci sono più partiti divisi ma uniti”. Interrogato sull’adesione al progetto di Fini, al centro della bufera post-referendaria in An, il leader forzista si è limitato a un “certamente, sì”. In precedenza, intervenendo al convegno, Berlusconi era tornato sull’esito della consultazione sulla procreazione assistita.


“Le persone di buon senso e di buona volontà in Italia sono la maggioranza” ha commentato il presidente del Consiglio.