«Rispetto per il voto degli italiani all’estero»


ZURIGO.- Dopo le dichiarazioni di totale fermezza rilasciate a conclusione dei lavori dell’ultimo Comitato di Presidenza (Roma, 10 giugno), il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) si è rivolto, per mano del suo Segretario Generale, al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che nei giorni della crisi del Governo aveva posto come punto fermo il rispetto delle norme sul voto degli italiani all’estero.


“Gli italiani che vivono all’estero – ha affermato Franco Narducci – assistono in questi giorni ad un rinnovato attacco di qualche forza politica e di alcuni parlamentari contro il voto degli italiani che vivono e risiedono all’estero, un diritto sancito dalle riforme di ben tre articoli della Costituzione per garantire l’effettività del voto e la rappresentanza parlamentare di quei cittadini che Ella ha più volte indicato come un simbolo prestigioso che rende lustro alla nostra amata Italia”.


Narducci, dopo aver commentato le dichiarazioni del Ministro Baccini, ha sostenuto che si è appreso “dalla stampa che alcuni parlamentari appartenenti alla maggioranza di Governo hanno pronto un emendamento sul provvedimento in discussione al Senato della Repubblica, relativo alla revisione dei collegi. Con tale emendamento si vorrebbe posticipare il voto degli italiani all’estero al 2011 (e forse all’infinito)”.


Quindi ha sottolineato che il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ribadisce “la ferma volontà delle comunità italiane emigrate di eleggere finalmente i propri diretti rappresentanti al Parlamento italiano e chiede al Governo di dare ferma attuazione al dettato costituzionale”.