La Loggia: «Prima la verifica poi forse anche alle regionali»


TREVISO.- «Il diritto di voto anche per le regionali? D’accordo. Ma prima verifichiamo quanta voglia di esserci ci sia da parte degli italiani all’estero e di esserci in misura maggioritaria». E’ la risposta che il ministro delle Regioni Enrico La Loggia ha dato all’associazione Unaie, che raggruppa oltre 50 organizzazioni italiane per l’emigrazione di area cattolica.


In un convegno a Treviso l’Unaie ha sollecitato un riconoscimento degli italiani all’estero negli statuti regionali, maggiore spazio all’interno della Conferenza Stato-Regioni-Cgie e il diritto degli italiani all’estero di votare anche per le Regionali, oltre che per il Parlamento.


La Loggia ha osservato, però, che «il primo esperimento di voto all’estero, anche se su un referendum così problematico come quello sulla fecondazione, ha dato come risultato una quota di partecipazione particolarmente bassa». «Il fatto che ci sia stata una così scarsa affluenza alle urne (poco più del 20 per cento) deve essere seguito con estrema attenzione.


Certamente gli italiani – ha sottolineato La Loggia – devono essere meglio coinvolti, attraverso le varie associazioni, i Comites, l’informazione. Devono essere meglio aiutati a partecipare. E sicuramente questo dev’essere fatto prima delle prossime politiche».