Barroso: “Aiutare l’Italia a correggere gli squilibri”


BRUXELLES.- Dopo la lunga riunione di venerdì scorso in cui il Comitato economico e finanziario ha messo a punto il proprio parere, quanto al deficit eccessivo italiano la Commissione è “sulla buona strada” per passare mercoledì della prossima settimana alla fase successiva della procedura.


Esaminata l’opinione del Cef la Commissione preparerà le raccomandazioni sui conti pubblici nazionali, o meglio fisserà un orizzonte temporale preciso entro cui Roma dovrà ricondurre il disavanzo pubblico entro il paletto comunitario del 3% del prodotto interno lordo.


Lo riferisce oggi un funzionario dell’esecutivo, mentre la portavoce agli Affari economici e monetari Amelia Torres conferma che “è tutto sulla buona strada per la riunione del 29 giugno”.


Quanto resta invece da determinare è la scadenza entro cui correggere il disavanzo pubblico, pari a 3,2 per cento del Pil nel 2003 e nel 2004 secondo le più aggiornate stime Istat.


Si potrebbe andare da uno, due o addirittura tre anni.


Non sarà quindi necessaria una nuova riunione del Comitato che, in caso si dovesse tenere, non riguarderà comunque le raccomandazioni all’Italia.


Ulteriore conferma dal presidente della Commissione Jose Manuel Durao Barroso, durante una conferenza stampa congiunta con il premier Silvio Berlusconi a Parma.


“Stiamo al momento considerando di inviare un’opinione che potrebbe diventare una raccomandazione […] per aiutare le autorità italiane a correggere la situazione di deficit eccessivo. E’ probabile che si arrivi a una decisione la prossima settimana, il 29 giugno” dice.


Parlando sempre di fronte al premier italiano Barroso ammorbidsce ulteriormente il tono, sottolineando che nuovo riferimento per i paesi della zona euro è il patto di stabilità rivisto e corretto dalla rilettura di marzo scorso.


“Con le regole riviste c’è leggermente più flessibilità nel processo di correzione. Speriamo che le autorità italiane sfruttino tutte le possibilità di tale flessibilità per correggere una situazione che è adesso di deficit eccessivo”.


Venerdì scorso a Bruxelles, in parallelo ai lavori del Consiglio europeo, si è tenuta in presenza di tecnici di via XX Settembre una riunione del Cef, mirata ad analizzare il deficit degli anni passati e, per quello in corso, anche il parametro del debito.


Nel corso della riunione della scorsa settimana i tecnici italiani dovrebbero avere portato anche alcuni chiarimenti sulle regole di contabilizzazione delle cartolarizzazioni e la classificazione di Rete ferroviaria italiana e Tav come società di mercato, dati che incidono sul deficit degli anni passati.


Alla riunione di mercoledì 29 il parere del Cef sarà sottoposto all’esame della Commissione, che modulerà.