Prostata: si abbassa l’età dei pazienti


Palermo – Si è abbassata l’età dei maschi italiani che cominciano a preoccuparsi della prostata. La Lombardia e il Lazio sono le regioni con il maggior numero di pazienti (19%), seguite da Sicilia e Emilia Romagna (10%) e dalla Campania (9%). Il numero più basso si registra in Liguria (1%), mentre nessun caso viene registrato in Trentino e in Sardegna. Sono questi i dati emersi da uno studio realizzato dalla Società italiana di urologia effettuato su 4.657 pazienti che si sono sottoposti a visita urologa gratuita nei centri che hanno aderito alla settimana della sensibilizzazione sulle malattie prostatiche avvenuta lo scorso novembre. La società ha presentato i propri studi durante il 78esimo Congresso italiano di urologia che si sta svolgendo a Palermo. Dall’analisi fatta è emerso che la maggior parte dei pazienti è compresa nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni, seguita da quella che va dai 60 ai 69 e dai 40 ai 49. Per quanto riguarda, invece, il numero verde, operativo tra il 27 ottobre e il 30 novembre, sono arrivate oltre 14 mila chiamate per prenotare visite e chiedere informazioni.


– Per poter combattere il cancro alla prostata è necessaria una diagnosi precoce – ha detto Vittorio Aldo Bono, presidente della Società italiana di urologia – per questo il primo compito della Società è la sensibilizzazione e l’informazione. Infatti abbiamo offerto delle consulenze gratuite e i dati da noi raccolti verranno inviati al ministero della Salute.


Sempre per accrescere l’informazione su questa malattia è stato annunciata la collaborazione con l’iniziativa “Europa uomo”, creata dai pazienti e di cui la Società italiana di urologia valutarà la validità del lavoro scientifico. Bono ha poi spiegato che molti dei problemi legati alla prostata sono dovute a stress e nervosismo “quindi c’è bisogno di una stretta collaborazione tra neurologi e urologi per permettere il recupero delle funzioni vescicali”