A Rimini il vademecum dei residenti all’estero


RIMINI – Presso lo stand del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, che partecipa a Euro-P.A.- Salone delle Autonomie Locali di Rimini, è in distribuzione – informa una nota del Viminale – una apprezzatissima guida sui diritti e sui doveri dei cittadini italiani residenti all’estero, realizzata dalla Direzione centrale per i servizi Demografici – Area – AIRE.


L’intento di questo «prontuario» è quello di fornire informazioni «flash» su alcuni servizi essenziali: i documenti necessari per l’espatrio (carta di identità e passaporto); l’anagrafe degli italiani residenti all’estero e gli schedari consolari: il voto per corrispondenza e in Italia; l’Elenco aggiornato degli italiani residenti all’estero; la trascrizione degli atti di stato civile; l’acquisto e la perdita della cittadinanza italiana; l’assistenza sanitaria in Italia.


Attraverso queste informazioni si è inteso realizzare un vademecum di carattere generale, una sorta di assistenza operativa e pratica al cittadino nel momento di passaggio da una condizione anagrafica consolidata (cittadino residente nel proprio Paese di origine) ad un’altra apparentemente più indeterminata (cittadino residente all’estero). Si è anche cercato di tener presente i possibili bisogni informativi dei cittadini nati e residenti all’estero.


Le informazioni che vengono fornite – precisa il Ministero dell’Interno – non riguardano solo i «diretti» dei cittadini residenti all’estero, ma anche i loro «obblighi», o meglio quanto il cittadino all’estero deve fare mettere l’Amministrazione in condizione di fornire in modo soddisfacente sia i servizi che l’assistenza, in caso di bisogno. E’ necessario – sottolinea la nota – che la Pubblica Amministrazione cresca ed eroghi servizi sempre più precisi e capillari, ma è ugualmente necessario che maturi anche il cittadino e che acquisisca piena consapevolezza del proprio «status» di residente all’estero. Senza la sua partecipazione attiva le Amministrazioni centrali, i Comuni e i Consolati non potranno mai essere in grado di fornire risposte soddisfacenti e non si potrà mai creare un rapporto fiduciario, obiettivo finale da realizzare. Il cittadino, pertanto – conclude la nota del Ministero dell’Interno – deve creare o ricercare all’estero un nuovo rapporto con l’Amministrazione, fornendo alla stessa, in modo esatto e puntuale, tutte le informazioni e gli atti necessari a metterla in grado di servirlo in maniera esaustiva e soddisfacente.