Italiani d’Argentina chiedono che il 10 dicembre venga istituito come “giornata delle Marche”


Il 10 dicembre – ricorrenza in cui si festeggia la Beata Vergine di Loreto – potrà essere la data in cui celebrare la “giornata delle Marche”. È la richiesta emersa nell’incontro avuto dal presidente Gian Mario Spacca con le trentotto associazioni dei marchigiani di Argentina, che hanno raccolto l’idea di Spacca di dedicare un giorno dell’anno alle Marche, insistendo che fosse proprio il 10 dicembre la data prescelta. “C’è una data che unisce tutti i marchigiani nel mondo – hanno insistito – È quella della Festa della Madonna di Loreto, della traslazione della Santa Casa nel luogo che venerianmo da oltre sette secoli e che tutti noi abbiamo eletto a luogo símbolo della nostra origine”. Il presidente ha sostenuto che verrà presentata una proposta di legge, con la quale il 10 dicembre verrà riconosciuto, a livello mondiale, “Giornata delle Marche”, da celebrare con iniziative e manifestazioni idonne a coinvolgere la popolazione, il territorio, le istituzioni. È questo uno dei primi risultati della visita del presidente in Argentina. Oggi a Spacca è stata conferita la cittadinanza onoraria di Armonstrong, importante città agrícola e industriale (gemellata dal 1992 con Osimo) dove si concentra un numero elevatissimo di marchigiani: si stima che in questa zona della pampa gringa il 70% della popolazione sia di origine marchigiana. Il presidente è accompagnato da una delegazioen composta dai consiglieri regionali Remigio Ceroni e Sandro Donati, e dai dirigenti regionali Marco Bellardi e Raimondo Orsetti. Ad Armstrong, le trentotto associazioni dei marchigiani, raggruppate in due Federazioni (la Fedemarche e la Femacel), hanno discusso con il presidente le linee operative di attività per i prossimi anni, dopo che domenica 3 luglio – presente l’intendente Fischer – la città ha inaugurato il Monumento all’emigrante marchigiano, un’imponente scultura che ritrae un contadino ricurvo sull’aratro tirato da un bue.