Matilda Cuomo a Roma per il progetto “Mentoring”


Perugia- Attivare una collaborazione per “importare” in Umbria progetti sperimentati negli Stati Uniti contro la dispersione scolastica. E’ questo l’obiettivo dell’incontro, avvenuto, a Roma, tra l’assessore regionale all’istruzione ed alla formazione, Maria Prodi, e Matilda Raffa Cuomo, moglie dell’ex governatore dello Stato di New York, Mario Cuomo. L’assessore Prodi si è confrontata con la Cuomo su alcune iniziative che hanno caratterizzato il progetto “Mentoring” di cui Cuomo è stata responsabile.


In particolare – ha riferito l’assessore – abbiamo analizzato la possibilità di attivare una collaborazione proficua, finalizzata alla lotta di un fenomeno preoccupante. L’Umbria – ha aggiunto Prodi – è una delle Regioni più avanzate per ciò che riguarda la percentuale di frequenza della scuola, sia per la fascia che si definiva dell’obbligo, sia per la secondaria superiore. Malgrado ciò, il problema dell’accompagnamento e della capacità del sistema di farsi carico di ciascun ragazzo nelle sue specifiche esigenze formative, è comunque al centro dell’ attenzione.


Come First Lady dello Stato di New York dal 1983 al 1995 , la Cuomo ha lavorato con le più alte cariche politiche ed i leader della comunità americana ed italo-americana, per realizzare programmi che aiutassero a prevenire gli abusi sui minori, il cancro al seno per le donne, le violenze in famiglia, per sostenere i ragazzi abbandonati e lottare per abolire l’abbandono scolastico. Per questo nel 1987, ha incoraggiato la nascita del New York State Mentoring Program, che nel 1995 si è convertito nel Mentoring Usa/Italia Onlus, decidendo una collaborazione in tal senso tra Italia ed Usa e coinvolgendo – oltre al Governo italiano – le maggiori istituzioni per gli italo-americani, dalla NIAF (National Italian American Foundation) all’OSIA (Order Sons of Italy in America), all’UNICO. Il Mentoring è ritenuto un valido strumento in grado di prevenire e contrastare il problema sempre più attuale della dispersione scolastica offrendo al ragazzo la possibilità di migliorare la qualità del tempo che trascorre a scuola, affiancandogli un volontario adulto e addestrato che se ne prende cura, un “mentore“.


Il progetto, di durata biennale, si propone di prevenire l’evasione dall’obbligo, l’abbandono o lo stare a scuola senza apprendere, offrendogli l’opportunità di acquisire maggiore stima in sè stesso, essere più propositivo, recuperarlo alla vita scolastica.