Pisanu: no alle leggi speciali

ROMA – Il terrorismo islamico, dopo aver colpito a Londra e a Madrid, ormai “bussa anche alle porte dell’Italia”. Ma “nessuno pensa a leggi eccezionali”, perché limitare la libertà dei cittadini costituirebbe una “autentica vittoria” per i “nemici della libertà”. Parole pronunciate dal ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, di fronte alla Camera, che da destra e da sinistra ha applaudito alla sua relazione. Unica eccezione, i cinque deputati leghisti presenti in aula. Tra loro Andrea Gibelli, che ha dichiarato: “Un Islam moderato non esiste, basta parlare di dialogo. Servono misure eccezionali”. Pisanu ha chiesto al Parlamento l’introduzione di “modifiche legislative mirate”: nominatività delle schede telefoniche, “sarebbe di grande giovamento alle indagini”; espulsioni dall’Italia per motivi di sicurezza; estensione alle attività antiterrorismo di istituti quali i colloqui investigativi; permesso di soggiorno accordato a chi collabori con la giustizia; fermo di polizia esteso a 24 ore. Svolta nelle indagini sugli attentati di Londra. Sarebbero state identificate quattro persone, inglesi di origine islamica, che avrebbero agito da kamikaze. I quattro sono originari di Leeds, nello Yorkshire, dove risiede una comunità islamica tra le meno integrate dell’Inghilterra, protagonista negli ultimi anni di diversi episodi di scontri razziali. Nella città sono state perquisite sei abitazioni, ed effettuato un arresto.