Ora anche in Perù il Patronato Inca


LIMA.- Più di duecento persone si sono riunite nel bellissimo salone dell’antica sede storica della Scuola Raimondi, a Lima, per assistere all’incontro con i rappresentanti del Patronato Inca del Perù, il coordinatore generale Luis Barreto e il Presidente Antonio Simeone affiancati dal coordinatore dell’ufficio Inca Venezuela, Giovanni Di Vaira e la presidentessa Marisa Bafile. Erano presenti il console Carlo Alberto Barrachitua, il presidente del Comites Giovanni Defendi, le integranti della società di beneficenza Italica Gens, e altri rappresentanti dell’associazionismo. La riunione ha sancito l’inizio ufficiale dei lavori in Perù del patronato Inca CGIL, il più importante in Italia e nel mondo, che ha sedi in 28 paesi di tutto il mondo e in America Latina opera già da tempo in Argentina, Cile, Uruguay, Brasile, Venezuela ed ora Perù.


La musica e le canzoni italiane di Aldo Trovani hanno allietato la serata in attesa dell’arrivo di tutti i connazionali.


In seguito il coordinatore Luis Barreto, in qualità di moderatore, ha spiegato brevemente le ragioni della riunioni ricordando che già il Segretario Estero dell’Inca Italia, Antonio Bruzzese, aveva fatto una prima presentazione del Patronato ad un nutrito gruppo di rappresentanti dell’associazionismo anticipandone la prossima apertura, apertura che inaugurava quella serata. Ha poi chiamato al microfono il presidente Antonio Simeone che nel ricordare il recente sessantesimo anniversario del Patronato Inca-CGIL ha detto che esso è nato per difendere gli interessi dei lavoratori sia in Italia che all’estero, proposito che non ha mai abbandonato tanto da trasformarsi nel Patronato più importante secondo quanto dimostrano le ispezioni che regolarmente realizza il Ministero del Lavoro. Grazie allo spirito di servizio dei suoi integranti sia in Italia che all’estero l’Istituto Nazionale Confederale di Assistenza ha portato avanti importanti battaglie a fianco dei lavoratori in ogni angolo del mondo.


Il Console … Barraquitua in rappresentanza anche dell’Ambasciatore Sergio Busetto, in Brasile per una riunione dei diplomatici italiani in America Latina, ha messo in rilievo l’importanza dell’apertura di un Patronato anche in Perù e ha offerto tutta la collaborazione del suo ufficio per rendere più agevole il lavoro dei responsabili peruviani.


La presidentessa del Venezuela Marisa Bafile che, insieme al coordinatore Giovanni Di Vaira, è stata un po’ la madrina di questa nuova sede nell’area andina ha ricordato le lotte che ha fatto l’Inca nel mondo anche per spronare i vari governi a stipulare convenzioni bilaterali in materia pensionistica con l’Italia. «Battaglia – ha precisato Bafile – che bisognerà portare avanti anche con il Perù per permettere a un maggior numero di connazionali di ottenere una pensione che gli permetta vivere dignitosamente. –


Ha anche messo l’accento sull’impegno che il Patronato Inca ha assunto per aiutare i lavoratori immigrati in Italia e quindi anche di quei tanti peruviani che oggi hanno varcato l’oceano in cerca di migliori opportunità di vita proprio come hanno fatto nei decenni scorsi i nostri emigranti che sbarcati in Perù, sono stati accolti con grande generosità.


Infine Marisa Bafile, parlando anche come giornalista alla direzione del quotidiano La Voce d’Italia, ha messo a disposizione anche della comunità peruviana le pagine del giornale fondato dal padre Gaetano 55 anni fa, approfittando del fatto che le nuove tecnologie hanno ormai accorciato le distanze tra i popoli e ci permettono portare avanti una globalizzazione più umana e solidale.


L’Inca in America Latina si è fatta promotrice di importanti iniziative di solidarietà e anche in Perù, il presidente Antonio Simeone, a nome della direzione dell’Inca Italia ha consegnato un aiuto di tremila dollari alle signore di Italica Gens per aiutare una bambina, discendente di italiani, con handicap.


Subito dopo ha preso la parola il coordinatore del Venezuela Giovanni Di Vaira per spiegare con chiarezza e dettagliatamente i vari aspetti concernenti il lavoro che svolge l’Inca e chi, tra gli italiani all’estero può accedere alla pensione.


A conclusione è stata aperta la sessione di domande del pubblico e, per ulteriori dettagli, i connazionali peruviani sono stati invitati a rivolgersi direttamente all’ufficio dell’Inca che già opera stabilmente a Lima.