Ancora minacce all’Italia


ROMA.- Le vittime italiane dell’attentato di Sharm el Sheikh sono salite a cinque. Ieri sono stati identificati i resti di Giovanni Conti, fratello di Sebastiano, morto assieme alla moglie; della sua fidanzata, Rita Privitera; e di una delle due giovani sorelle Bastianutti, Daniela. Ancora dispersa l’altra sorella.


– Prepariamoci al peggio – le amare parole pronunciate ieri dal ministro Fini. Il bilancio complessivo della strage è stato aggiornato a 64 morti.


E ieri le Brigate Abu Hafs Al Masri, che si sono già assunte la responsabilità dei recenti attentati a Londra, sono tornate a minacciare l’Italia.


“Dopo Londra è il turno di Roma – si legge in un comunicato apparso su Internet –Berlusconi sappia che non ritirando le truppe italiane dall’Iraq trasformerà la capitale in un cimitero. Fino a quando anche un solo soldato italiano resterà in Iraq tu, primo ministro, puoi solamente aspettarti più lacrime e sangue”.


Secondo gli esperti israeliani che per primi hanno rilevato il comunicato su internet, uno degli obiettivi primari di Al Qaeda potrebbe essere il Vaticano, considerato dai terroristi islamici un “centro mondiale di eresia”.