Primo Carnera, l’immagine vincente del Friuli nel Mondo


Pordenone

La figura di Primo Carnera, il pugile originario di Sequals, del quale il prossimo anno ricorre il centenario della nascita, è stata ricordata nel corso dell’incontro che il Presidente della Regione Riccardo Illy ha avuto a Pordenone con la figlia dell’atleta friulano, Giovanna Maria Carnera, residente in Florida e in visita in questi giorni in Friuli. All’incontro hanno preso parte anche il sindaco di Sequals, Francesca Piuzzo, e Argo Lucco, direttore per l’Europa della ‘Primo Carnera Foundation’. La fondazione internazionale intitolata all’atleta friulano, come ha ricordato la figlia Giovanna Maria, è stata istituita nel 1998 e hapromosso numerose iniziative di scambio culturale tra Italia e Stati Uniti, due Paesi nei quali è ancora profondo il ricordo di Primo Carnera.


«Mio padre – ha detto Maria Giovanna Carnera – mi ha trasmesso l’amore per la sua terra di origine, per il Friuli».


Il Presidente Illy ha ricordato le iniziative promosse dall’Amministrazione regionale, a partire dalla televisione via internet, per mantenere e rafforzare i legami con le comunità dei corregionali all’estero, che costituiscono per il Friuli Venezia Giulia un «patrimonio sociale, culturale ed economico».


L’incontro ha fornito anche l’occasione per discutere dei progetti di ristrutturazione della villa di Primo Carnera a Sequals, acquistata dal Comune – come ha ricordato il sindaco Francesca Piuzzi – con il contributo determinante della Regione. La prospettiva è di realizzare un restauro conservativo della villa, con il concorso degli Enti locali (Comune e Provincia) e dell’Amministrazione regionale, e proporre al suo interno un percorso museale. Nato il 25 ottobre 1906 a Sequals, allora Provincia di Udine, oggi di Pordenone, Carnera è conosciuto come l’italiano più forte del mondo. Rimane in Friuli fino ai diciotto anni, quando decise di trasferirsi presso alcuni parenti in Francia, vicino Le Mans. Il suo desiderio era quello di svolgere il suo lavoro di falegname ed era lontana l’idea di darsi alla boxe. Grazie alle insistenze dello zio che lo ospitava in Francia, accettò di confrontarsi con un dilettante locale. La perdita dell’incontro fu netta.Primo Carnera era un colosso alto più di due metri che pesava 120 chili. Il timore che potesse far male ai suoi avversari sul ring gli causò non pochi problemi, sia a livello sportivo che economico, senza contare il fatto che finì nelle mani di due abilissimi manager. Tanto bravi nell’organizzargli giusti incontri tanto lesti nel sottrargli denaro senza che lui se ne accorgesse. Fino a quando Carnera accettò l’offerta del gestore di un modesto circo. Qui iniziò il suo girovagare la Francia. Il suo nome d’arte era Juan lo spagnolo, e in breve divenne un vero e proprio fenomeno da baraccone. Il suo «datore di lavoro» metteva in palio forti somme di denaro per chi riuscisse a mettere al tappeto il suo gigante in un incontro di lotta libera. Dopo quasi tre anni di questa vita, durante una fiera d’oltralpe, Carnera fa un incontro che cambierà definitivamente la sua vita. Ad Arcachon, Paul Journée, un ex campione francese dei pesi massimi, lo invitò a frequentare la sua palestra e a prendere lezioni di pugilato da lui. Carnera abbandona definitivamente il circo tornando a fare il falegname. Inizia ad allenarsi alacremente. I suoi miglioramenti sono rapidi e costanti. Journée è un ottimo maestro e ben presto segnala Carnera ad uno dei più capaci manager di boxe esistenti in Francia, Lèon See. Il 26 giugno 1933, Primo Carnera batte per K.O. Jack Sharkey in sei riprese e diventa campione del mondo dei pesi massimi di pugilato.