Due milioni di voti a rischio

ROMA – Il governo conferma: il disallineamento tra gli elettori registrati all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) e i consolati ammonta a due milioni di nominativi. Vengono altresì confermati la già annunciata operazione di mailing per uniformare i registri di Aire e consolati, e un potenziamento dell’apparato di informazione per gli elettori.


E’ questa, in sintesi, la risposta che il sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione ha fornito all’interrogazione parlamentare presentata una settimana fa dai deputati diessini Valerio Calzolaio, Valdo Spini e Marina Sereni, i quali chiedevano notizie sui programmi avviati per la bonifica degli elenchi elettorali degli italiani all’estero e sull’eventuale adozione di un piano straordinario di informazione capace di utilizzare gli strumenti comunicativi in lingua italiana e locale. Quanto esposto dal rappresentante del governo non ha soddisfatto gli interroganti, per un motivo: nulla è stato precisato circa il finanziamento delle operazioni di allineamento delle anagrafi e di potenziamento dell’apparato informativo. Solo per allineare le anagrafi, ad esempio, sono necessari sei milioni di euro, e lo stesso sottosegretario Antonione, nella sue relazione, ha precisato che “il ministero degli Esteri è stato sensibilizzato” su questo punto, ovvero a non intraprendere iniziative fuori budget.


Antonione ha parlato nel corso della seduta della III Commissione. Egli ha riferito come al momento, nell’elenco unico dei residenti all’estero finalizzato alla formazione delle liste elettorali per la Circoscrizione estero, risultino circa 2.736.000 posizioni allineate, cioè presenti in contemporanea nell’Aire e negli schedari consolari; e ha altresì confermato che sono 700.000 i cittadini registrati solo all’Aire e almeno 1.300.000 le posizioni presenti in via esclusiva negli schedari consolari. Queste ultime posizioni, continua la relazione governativa, verranno regolarizzate con l’operazione di mailing, che sarà condotta dal ministero degli Esteri congiuntamente a quelo dell’Interno, rivolta a tutte le posizioni non allineate. L’intera operazione, ha però sottolineato Antonione, “sarà comunque condizionata dal reperimento delle risorse necessarie”, pari a circa 6 milioni di euro.


Quanto al previsto potenziamento – sancito per legge – dell’informazione istituzionale rivolta agli elettori italiani residenti al’estero, Antonione ha ricordato quanto accaduto con i recenti referendum sulla procreazione assistita. In quell’occasione, gli uffici diplomatici consolari si sono attivati nell’ambito delle realtà d’accoglienza ed hanno utilizzato tutti i possibili canali di informazione, come ad esempio i media locali ed in lingua italiana all’estero e gli stessi rappresentanti delle collettività residenti. Nel dettaglio, sono stati pubblicati 1.110 articoli e annunci sulla stampa e sono stati trasmessi su radio e televisioni 7.995 fra comunicati ed interviste. Hanno inoltre avuto luogo 676 incontri con le collettività ed i loro rappresentanti. Per quanto riguarda invece l’azione comunicativa svolta da Rai International fra i mesi di gennaio e maggio 2005, dal canale televisivo dedicato agli italiani nel mondo sono state mandate in onda quattro interviste sul voto all’estero con il responsabile dell’ufficio elettorale del Mae. Antonione ha infine segnalato la presenza nel sito della Farnesina (www.esteri.it) di una pagina dedicata al voto all’estero ed ai referendum del 2005 dove può essere reperito il materiale informativo e divulgativo relativo a questi due argomenti.

Resta l’incertezza riguardo i finanziamenti per fare tutto quello che il rappresentante del governo ha descritto. Si tratta, ha commentato l’on. Calzolaio, di una “situazione grave” perché le elezioni si avvicinano e si corre il rischio di falsarle, lasciando senza diritto di voto due milioni di italiani.