Torna lo scontro Beatles-Stone. I loro cd in uscita a settembre


LONDRA – Negli anni Sessanta, i manager e i discografici di Beatles e Rolling Stones erano in costante contatto per evitare che i dischi dei due gruppi uscissero nello stesso periodo, costringendo gli appassionati a scegliere. La tregua, quarant’anni dopo, è finita: a settembre usciranno quasi in contemporanea il nuovo album di Paul McCartney, e quello degli Stones. «A bigger bang», firmato da Jagger e soci, sarà nei negozi il 5 settembre, mentre l’ultima fatica di Sir Paul, «Chaos and creation in the back yard» uscirà il 12. Tra Paul (63 anni) e Mick (62), l’amicizia-rivalità esiste dai primi anni Sessanta, quando Lennon e McCartney diedero agli Stones la loro «I wanna be your man», che nel 1963 divenne il primo hit di Jagger e la sua band londinese. Fino a oggi, è sempre stata competizione amichevole. Ora, quella «cortesia» è sparita, ed entrambi si apprestano a far uscire album che tornano alle origini: da una parte McCartney (ultimo Beatles superstite insieme a Ringo Starr) con le sue classiche melodie pop, dall’altra gli Stones – che tornano a fornare un album dopo otto anni – con il loro rock blues.


La sfida non si ferma ai soli cd: entrambi hanno in programma faraonici tour mondiali, che porteranno i due sessantenni in giro per il mondo per ben 18 mesi in due tournee che, si prevede, diventeranno le campionesse d’incassi della storia del rock. Gli Stones inizieranno da Boston (costo dei biglietti: 300 euro), mentre McCartney si è già assicurato quattro serate di riscaldamento al Madison Square Garden di New York, un tutto esaurito da 100.000 spettatori, il mese prossimo. Gli Stones sono stati i pionieri delle tournee nei grandi stadi, e dal 1989 si calcola abbiano incassato qualcosa come 1,8 miliardi di euro, sei volte in più di McCartney, che però ha un patrimonio personale molto superiore a quella del cantante degli Stones, oltre ad aver venduto, tra carriera solista e Beatles, il doppio dei dischi rispetto all’amico e rivale. E la sua «Yesterday» – per quanto possano essere attendibili questi calcoli – oscura in popolarità la leggendaria «Satisfaction» dei Rolling Stones: da quando è uscita è stata suonata 10 milioni di volte, contro i «soli» sei milioni dell’inno generazionale degli Stones.