Pakistan, arrestato terrorista con mappe di Italia e Germania


LAHORE (PAKISTAN) – Un uomo arrestato domenica scorsa in Pakistan in quanto considerato un importante attivista di al Qaeda, aveva con sé mappe di Italia, Germania e Gran Bretagna e, prima di essere bloccato, aveva telefonato con il suo cellulare in questi tre paesi. E’ quanto ha rivelato ieri dal sito internet del quotidiano britannico Daily Monday, che cita fonti dei servizi di sicureza pakistani.


Osama bin Yusaf, questo il nome dell’uomo arrestato, è stato catturato a Faisalabad: secondo il giornale era uno stretto collaboratore di Abu Faraj al Libbi, il libico arrestato nei mesi scorsi sempre in Pakistan e considerato il numero tre dell’organizzazione terroristica di Osama bin Laden, ed aveva stretti contatti con altri uomini di al Qaida in Pakistan e in Europa. Il ritrovamento delle mappe ne sarebbe uno prova.


Ma sarebbero soprattutto le telefonate ad interessare gli inquirenti. Seguendo le tracce del suo cellulare, hanno riferito le fonti al Daily Monday, si è potuto constatare che Osama bin Yusaf “ha chiamato qualcuno in Gran Bretagna giovedì, qualcun altro in Italia venerdì e sabato ha fatto due lunghe telefonate in Germania”. Domenica, mentre “aveva appena finito di parlare con qualcuno in Peshawar, le forze di sicurezza gli sono piombate addosso”, ha spiegato la fonte.


Oltre che delle mappe europee, l’uomo è stato trovato in possesso anche di tre carte di credito, un computer, decine di CD, tre granate, due fucili AK-47 e centinaia di proiettili. Tutto il materiale è stato sequestrato. Secondo il Daily Times, Osama bin Yusaf ha detto agli inquirenti di essere andato in Afghanistan nel 1992 per addestrarsi nella guerriglia e di essere rientrato in Pakistan l’anno successivo dopo essere stato ferito in combattimento. Nel 1995 tornò in Afghanistan ed entrò in contatto con i capi di al Qaida.


Si ha notizia di un altro arresto all’estero legato all’Italia. Mohammed Billal Youssaf, cittadino pachistano di 23 anni residente a Brescia, è stato bloccato domenica scorsa all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. A quanto si è appreso, aveva con sè numerosi documenti britannici contraffatti (cinque passaporti e cinque patenti di guida). Il giovane, proveniente dalla città pachistana di Lahore, era diretto in Gran Bretagna. Ieri la polizia lo ha consegnato al Dst, il servizio di controspionaggio specializzato nella lotta al terrorismo. Dopo gli attentati del 7 luglio a Londra, i servizi segreti dei Paesi europei hanno intensificato la sorveglianza sulle comunità di immigrati pachistani.


Intanto prosegue la caccia a Osama bin Laden. Secondo il sito di intelligence israeliano Debka, il capo di Al Qaeda si preparerebbe a spostarsi in Iraq; l’indicazione proverrebbe da “comunicazioni elettroniche in codice” fra elementi di Al Qaeda in Medio Oriente attraverso “siti internet segreti”. In base a queste informazioni, Osama Bin Laden sarebbe “uscito dal suo nascondiglio in Afghanistan” e si dirigerebbe, o starebbe per dirigersi, verso l’Iraq. Sempre secondo Debka, Bin Laden avrebbe deciso di spostarsi su insistente richiesta del capo delle operazioni della organizzazione terroristica in Iraq Abu Musab al Zarqawi. Il capo di Al Qaeda dovrebbe arrivare in Iraq, stando al sito israeliano, per l’inzio del Ramadam, nella seconda metà di settembre, e il suo arrivo dovrebbe dare il via ad una “grande offensiva” di Al Qaeda contro i militari Usa.